ACIREALE, “FESTIVAL DELL’OPERA DEI PUPI” DUE WEEKEND DEDICATI ALL’ARTE DELLE COMPAGNIE SICILIANE

da | Giu 5, 2025 | In giro e dintorni

Acireale dedica due fine settimana, dal 6 all’8 e dal 14 al 15 giugno, al Festival dell’Opera dei Pupi.

Le prestigiose compagnie siciliane e le compagnie acesi si esibiranno in Piazza Alfio Grassi e nel Teatro Emanuele Macrì, per offrire al pubblico un momento di confronto tra le diverse scuole dell’Isola. Le rappresentazioni saranno offerte al pubblico gratuitamente. L’evento è sostenuto dalla Regione Siciliana ed è inserito nel cartellone Acireale E2025.

L’Opera dei pupi è uno dei capisaldi culturali della tradizione siciliana, la forma di teatro popolare siciliana riconosciuta dall’Unesco tra i “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.

Questa mattina il programma della IV edizione del Festival dell’Opera dei Pupi è stato presentato alla stampa dal sindaco Roberto Barbagallo e dall’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro; al tavolo anche l’assessore alle Politiche Giovanili Gracy Urso e la vicepresidente della IV commissione consiliare Teresa Pizzo.

“Siamo alla quarta edizione del Festival dell’Opera dei Pupi ed è un appuntamento a cui teniamo molto per portare avanti la tradizione. Arriveranno compagnie dalle diverse province siciliane e attendiamo tantissimi bambini, turisti e curiosi, consapevoli ormai che ogni qualvolta programmiamo degli spettacoli riscuotono grande interesse,- ha detto il sindaco Roberto Barbagallo-. Nel frattempo continuiamo a lavorare per poter riaprire definitivamente il Teatro Macrì con un cartellone regolare perché è un luogo importante del nostro patrimonio e fa parte del programma di sviluppo della città”.

“Cogliendo il forte interesse per l’Opera dei Pupi sia nella passata edizione sia durante la Festa dei Fiori, riproponiamo la doppia formula con gli spettacoli delle compagnie ospiti in piazza Alfio Grassi e gli spettacoli delle compagnie locali in teatro. Il maestro Pulvirenti mostrerà ai visitatori come nasce un pupo siciliano e quest’anno avremo l’importante partecipazione della Compagnia Cuticchio, oltre ai Fratelli Napoli e ad altre rinomate compagnie siciliane. Ringrazio quindi tutte le compagnie protagoniste del programma, il dirigente Molino e l’Ufficio Cultura per il costante lavoro”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro.

“La riapertura del Teatro Emanuele Macrì e l’organizzazione del Festival regionale hanno anche segnato il riavvicinamento a una tradizione importante per la nostra storia. L’ auspicio è che si trovi presto la soluzione affinché questo teatro possa vivere tutto l’anno”, ha dichiarato Teresa Pizzo.

L’assessore Urso ha manifestato l’esigenza di coinvolgere i più giovani e di riavvicinarli alle tradizioni che, altrimenti, rischiano di perdersi nel tempo.In conferenza stampa erano presenti, tra gli altri, l’assessore alle Attività Produttive Laura Toscano e la responsabile dei Servizi culturali Nunzia Torrisi.

PROGRAMMA della IV edizione del “FESTIVAL DELL’OPERA DEI PUPI”

Venerdì 6 giugno
ore 18:30 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale)

Sabato 7 giugno
ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale)

ore 20:30 Piazza Alfio Grassi Spettacolo a cura dell’Antica Compagnia Opera dei Pupi Famiglia Puglisi (Siracusa)

Domenica 8 giugno
ore 11:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale) ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale)
ore 20:30 Piazza Alfio Grassi, spettacolo a cura della Compagnia Teatrale Thalia (Paternò)

Sabato 14 giugno
ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura della Compagnia “I Paladini” di Scalia Orazio (Acireale) ore 20.30 Piazza Alfio Grassi, spettacolo a cura della Compagnia Franco Cuticchio – Figlio d’Arte (Palermo)

Domenica 15 giugno
ore 11:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura della Compagnia “I Paladini” di Scalia Orazio (Acireale)

ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi, spettacolo a cura della Compagnia “I Paladini” di Scalia Orazio (Acireale)
ore 20:30 Piazza Alfio Grassi, spettacolo a cura dell’Associazione Arte Pupi Fratelli Napoli (Catania)

Nel corso del Festival:
“La Bottega del Puparo”, Via Alessi n. 5 costruzione dei pupi a cura del Maestro Salvatore Pulvirenti, nei giorni del Festival ore 16:00 / 18:00
Mostra fotografica “Emanuele Macrì. L’uomo, l’artista” – Teatro dei Pupi “E. Macri”, Via Alessi
“Mostra della Raccolta Teatro Pennisi-Macrì di Acireale, dei pupi e delle attrezzature di teatri siciliani” – via Alessi.

 

*Ad Acireale la tradizione dell’ Opera dei Pupi risale al 1887 con l’apertura del primo teatro ad opera del puparo acese Don Mariano Pennisi, che adotterà sul piano tecnico soluzioni diverse rispetto alla tradizione catanese, portandola a distinguersi da questa sia per la grandezza dei pupi che per la tecnica di manovra utilizzata, che permette ai pupi di muoversi anche longitudinalmente. Nel 1928 il crescente successo lo spinse a spostarsi nel teatro di via Alessi. Nel 1934 alla morte di Don Mariano Pennisi gli successe il figlio adottivo Emanuele Macrì, da lui salvato durante il terremoto di Messina del 1908. All’attività svolta in ambito locale, Macrì affiancò, a partire dal 1953, la partecipazione a diverse manifestazioni con cui ottenne riconoscimenti anche a livello internazionale. “Attivo, irrequieto geniale e impareggiabile, Macrì riusciva a creare con il suo pubblico un dialogo diretto e speciale, per lui i suoi pupi erano “in carne ed ossa” ed avevano un’anima. Macrì costruiva da sé le armature, si occupava della stesura dei testi e attraverso lo studio del carattere dei personaggi, elaborò una “rinnovata concezione recitativa”.Il Teatro dei Pupi Emanuele Macrì nel 1983 è stato dichiarato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Catania “testimonianza di rilevante interesse culturale in quanto unico esempio di teatro stabile la cui attività rimane legata alla tradizione siciliana dell’Opera dei Pupi.