Agata, la poetessa sociale che ci aiuta ad amare Catania

da | Feb 12, 2024 | Catania, Speciale Sant'Agata

Sono passati otto giorni dal caloroso abbraccio della città di Catania a Sant’Agata. Oggi, celebrando l’ottava, i devoti salutano la Santa Patrona per l’ultima volta prima del 17 agosto. L’intera città si è connessa in un profondo abbraccio attraverso otto celebrazioni eucaristiche che chiudono i festeggiamenti. 

Le festività agatine di quest’anno sono state caratterizzate da molte novità, tra cui la partecipazione entusiasta dei giovani del Conservatorio catanese e del Coro Lirico Siciliano. I messaggi trasmessi, soprattutto quelli dell’Arcivescovo di Catania, Monsignor Luigi Renna, hanno toccato temi significativi, aprendo la porta a una profonda riflessione.

Sant'Agata

La violenza non ha un passaporto



La Festa di Sant’Agata di quest’anno è stata segnata da un tragico avvenimento che ha sconvolto la città nei giorni antecedenti alle celebrazioni, creando divisioni nella comunità tra coloro che esitavano a festeggiare e chi, al contrario, ha scelto di onorare in modo più intenso la Santa Patrona di Catania, implorandone aiuto e protezione.


L’atto di violenza ,perpetrato da sette giovani di nazionalità egiziana contro una giovane ragazza all’interno della Villa Bellini, ha generato profonda agitazione in tutta la città. Nel suo discorso alla cittadinanza, Monsignor Luigi Renna ha affrontato apertamente questo drammatico episodio, invitando la comunità a evitare generalizzazioni.

Ha ribadito che la violenza non ha un passaporto e ha sottolineato l’importanza di educare le nuove generazioni al rispetto reciproco.

Riflessioni sulle disuguaglianze urbane

La riflessione di Monsignor Renna si è poi spostata sulle disuguaglianze presenti nelle città moderne, richiamando le parole di Papa Francesco sulla necessità di superare le divisioni geografiche ed esistenziali. Ha auspicato che Catania diventi una città che integri le diversità, creando spazi che favoriscano il riconoscimento reciproco tra tutti i cittadini.

Il modello di vita del “Padre Nostro”

Monsignor Renna ha evidenziato l’importanza della preghiera del “Padre Nostro” come modello di vita per affrontare le sfide sociali. Questa preghiera guida i fedeli a richiedere il bene comune, a condividere le risorse, a praticare il perdono e a resistere alle tentazioni che minano la vita sociale. Invita anche a rimanere uniti e a pregare insieme, proprio come avviene durante i festeggiamenti in onore di Sant’Agata, dove i fedeli rimangono uniti e coesi.

Concludendo il suo messaggio, Monsignor Renna ha sottolineato l’importanza di una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, specialmente di coloro che professano la fede cristiana, nell’edificare una Catania solidale.

Ha richiamato il concetto di “poeti sociali” introdotto da Papa Francesco in “Fratelli Tutti”, definendoli come coloro che seminano cambiamenti positivi attraverso azioni concrete. Monsignor ha invitato i ad “abitare da cittadini corresponsabili la nostra Catania”, sottolineando l’importanza di partecipare attivamente alla vita sociale della città e di sentirsi coinvolti nel benessere comune.

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Sant’Agata: la poetessa sociale

Sant’Agata emerge come la poetessa sociale di Catania, un esempio di dedizione agli altri e di fedeltà ai principi di fraternità. Il suo impegno nella comunità viene descritto come la “prima riga della poesia vera di questa città”, indicando che solo attraverso la fraternità e la collaborazione la città può essere veramente salvata.

Così, Agata non è solo la patrona della città, ma diventa un simbolo di unità, riflessione e impegno per Catania.

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