Antonino Cottone, il “reliquiarista” del Papa e custode del sacro

da | Lug 26, 2025 | Storie di oggi

Da dodici anni vive a Roma, dove collabora con le principali postulazioni generali e realizza reliquiari e teche per ordini religiosi e diocesi di tutto il mondo. Antonino Cottone, siciliano di Misilmeri (Palermo), è uno dei pochissimi reliquiaristi esistenti. Il suo è un mestiere raro, che unisce arte, fede e un profondo senso di responsabilità.

Tra i lavori che più lo hanno distinto, c’è la Croce personale di Papa Leone, un progetto nato da un’intuizione spirituale e portato avanti con cura assoluta. «La prima croce pettorale l’ho realizzata quando l’attuale Pontefice divenne cardinale, nel 2023 – racconta Cottone – ma la seconda è nata su richiesta del custode delle reliquie, che ha voluto accogliere un desiderio del Santo Padre. Il Circolo San Pietro gliel’ha donata e io sono stato chiamato a confezionarla presso il Palazzo Apostolico. Ho inserito reliquie di Sant’Agostino, San Tommaso da Villanova, il Beato Anselmo Polanco e anche quella di San Leone Magno. Ho avuto la grazia di consegnarla personalmente al Santo Padre. È stata un’emozione che non dimenticherò mai».

Il lavoro sulla Croce è stato minuzioso. «Ho realizzato una controcroce in stoffa su base rigida – spiega – decorata con motivi in filigrana di carta, secondo la tecnica antica dei paperoles, fatta di sottili strisce dorate intrecciate, come usavano un tempo le suore nei monasteri».

Oltre al valore artistico, ciò che rende questa Croce unica è il suo contenuto: insieme ai santi agostiniani, vi sono le reliquie che il Papa sente più vicine alla propria spiritualità e alla sua famiglia religiosa. «Vedere la gente avvicinarsi, desiderosa di conoscere i santi presenti nella croce, mi ha commosso. Dentro quel simbolo c’è tutta una storia di fede e appartenenza».