Un eco-murales firmato da LIGAMA restituisce nuova bellezza alla circonvallazione di Catania e rende omaggio a Sant’Agata: è il dono di CO.VE.I. Srl alla città per celebrare i suoi quarant’anni di attività.
CATANIA – Un atto di gratitudine, un omaggio alla città e alla sua storia, un intervento di senso civico e culturale. In occasione del suo quarantesimo anniversario, CO.VE.I. – concessionaria ufficiale Volvo – dona a Catania “Déjà-vu”, un murales monumentale firmato dall’artista LIGAMA. L’opera, presentata questa mattina alla stampa presso il Palazzo della Cultura, sorgerà lungo la circonvallazione di Catania e rappresenta un esempio concreto di rigenerazione urbana. Realizzata in parte con vernici fotocatalitiche Airlite, capaci di purificare l’aria, l’opera fonde innovazione tecnologica e linguaggio artistico in un gesto che coniuga sostenibilità e bellezza.
Il progetto che sarà ufficialmente svelato sabato 14 giugno alle ore 10:30, ha coinvolto attivamente l’Accademia di Belle Arti di Catania (ABACT). Un gruppo di studenti, guidato dai docenti Daniela Costa, Salvatore Lo Giudice e Giuseppe Puglisi, affiancherà LIGAMA durante tutte le fasi di realizzazione, trasformando il cantiere in un laboratorio di alta formazione a cielo aperto.
Fondata nel 1985, CO.VE.I. ha costruito in quattro decenni un modello aziendale solido e responsabile: sedi certificate ISO 9001, 14001 e 45001, impianti fotovoltaici per la piena efficienza energetica e un forte impegno nella promozione della green mobility in perfetta sinergia con la visione di Volvo. Con Déjà-vu, CO.VE.I. Srl riafferma la propria visione come impresa radicata nel territorio, restituendo valore attraverso gesti concreti di responsabilità ambientale e impegno culturale.
Un intervento che contribuisce a costruire bellezza condivisa e a rafforzare il legame tra spazio urbano e comunità. A sottolineare il valore pubblico e collettivo dell’iniziativa, in delega del Sindaco Enrico Trantino, è stato l’Assessore alle Politiche Comunitarie, Sergio Parisi: «Quest’opera unisce creatività, sostenibilità e rigenerazione urbana, dimostrando la forza del partenariato fra pubblico, imprese virtuose e mondo accademico».
Sul valore simbolico e affettivo del progetto interviene Salvatore Gangi, amministratore delegato di CO.VE.I. Srl, evidenziando il legame storico con il territorio: «Festeggiare quarant’anni significa guardare al futuro con la stessa passione con cui siamo nati. Déjà-vu racchiude i nostri valori – innovazione, sicurezza, rispetto per l’ambiente – e li proietta su un’opera che vive insieme alla città. Questo gesto rappresenta il modo più autentico per esprimere gratitudine a Catania e alla Sicilia che hanno accompagnato e sostenuto il nostro percorso di crescita. È anche un omaggio ai fondatori di CO.VE.I. Srl: mio padre, Benedetto, la cui visione imprenditoriale continua a ispirare i valori dell’azienda e il presidente Antonino Spalletta, con cui pose le basi di un progetto costruito su coraggio e visione».
Durante la conferenza stampa, Lina Scalisi, Presidente dell’ABACT, ha sottolineato l’importanza della dimensione educativa e culturale del progetto: «La partecipazione dell’Accademia di Belle Arti di Catania a questo importante progetto urbano di CO.VE.I. Srl, rappresenta per noi un’occasione preziosa per rafforzare il legame con la città, contribuendo concretamente alla sua riqualificazione estetica e culturale. La collaborazione con un artista come LIGAMA, nostro ex allievo di straordinario talento, offre agli studenti coinvolti un’esperienza formativa ad alto valore, permettendo loro di confrontarsi fin da subito con realtà professionali significative del territorio. Crediamo fortemente in una didattica che si apra al mondo, che sappia connettere creatività, responsabilità civica e sostenibilità, e che possa restituire bellezza e senso di appartenenza ai luoghi che viviamo ogni giorno».
Note sul murales “Déjà-vu”
Tecnologia Airlite: la pittura minerale fotocatalitica neutralizza gli inquinanti atmosferici trasformandoli in sostanze innocue.
Materiali eco-compatibili: utilizzati esclusivamente colori al quarzo a base acqua.
Concept artistico: LIGAMA intreccia natura e tecnologia, passato e futuro, in un’unica visione di progresso condiviso.
DEJAVU – LIGAMA
Immersa in una natura verde e preponderante, illuminata da un caldo sole al tramonto la scena è focalizzata su due donne, di profilo, una di fronte all’altra che si guardano fisse negli occhi, serene ma seriose, l’atmosfera suggerisce un’attesa, l’inizio di un dialogo. La donna di sinistra tiene in mano dei garofani e li porge all’altra donna come silenzioso atto di gentilezza.
C’è quiete intorno. Ma se si osserva con maggiore attenzione le due donne sembrano somigliarsi, forse più del dovuto, forse perché sono la stessa donna. Una donna che si regala un atto di gentilezza, di cura… potente. La sua carnagione chiara e il biondo dorato dei capelli rimandano all’iconografia di Sant’Agata, patrona della città, donna gentile e potente, martire e matrona. Anche i garofani sono un chiaro riferimento alla devozione dei cittadini etnei.
Quindi si svela la natura stessa dell’opera eloquente nel suo titolo: è un déjà-vu quello che si svela davanti ai nostri occhi, una scena che abbiamo già vissuto, una persona che abbiamo già visto.
«Ho voluto raccontare questo fenomeno psichico perché secondo me è molto rappresentativo della società contemporanea e della sua frenesia, perfettamente interpretata dall’incalzante via vai del sito che ospiterà l’opera. E allora un’immagine così assolutamente ferma e pacata griderà silenziosamente tra i rumori del traffico urbano, tra il movimento continuo della civiltàcontemporanea.
Sarà dunque una vittoria ogni volta che l’opera riuscirà a catturare anche per una frazione di secondo l’attenzione di un automobilista, che in quell’impercettibile lasso di tempo, si chiederà se ha visto due volte la stessa figura o se si è ricordato di essere passato lì migliaia di volte e di aver già vissuto questa situazione. Un falso riconoscimento, alterazione del ricordo. L’opera si rivolge proprio alla distrazione, all’impersonalizzazione e all’omologazione della contemporaneità.
Ho preso ispirazione da un quadro di Magritte del 1937 intitolato “La riproduzione vietata”, che vi invito a vedere. Completa infine il quadro un focus su alcuni elementi pixellati che dialogano cromaticamente con i toni gentili dello sfondo che insieme alla centralità della natura e il rispetto per l’ambiente celebrano l’utilizzo della tecnologia a favore della salvaguardia del pianeta, tutti valori che stanno a cuore a CO.VE.I., concessionaria VOLVO, ISUZU e KÖGEL, che ha regalato quest’opera alla città di Catania».