Esplorare il centro storico di Catania è un’esperienza coinvolgente per tutti i sensi.
L’udito viene stimolato dal frastuono delle persone, dai venditori ambulanti ai turisti, dai musicisti improvvisati lungo le strade alle scolaresche in gita. La vista si riempie di colori vivaci, intensi e pieni di vita. L’olfatto viene deliziato, soprattutto quando l’ora di pranzo si avvicina; si possono percepire succulenti profumi che vi faranno venire l’acquolina in bocca. Lungo le stradine che conducono da Villa Pacini al Castello Ursino o al Duomo, si susseguono botteghe, street food, bar e trattorie, dove il palato può deliziarsi con prelibatezze tipicamente siciliane e non solo. Il tatto trova la sua realizzazione nel mercato sia quello del pesce, dove ogni mattina arriva il pesce fresco e di qualità dal mare locale, sia nel mercato tradizionale che ogni giorno prende vita, fra le vie del quartiere, dove puoi toccare con mano frutta fresca, ortaggi, spezie, dolci e altri prodotti.
Il nostro giro inizia da Villa Pacini, ci lasciamo porta Uzeda davanti per proseguire a sinistra lungo la Pescheria, detta anche A’ Piscaria in siciliano, l’antico mercato del pesce della città e proseguiamo fino a Piazza Indirizzo per poi dirigerci verso il Castello Ursino.
Perdersi fra le strade del centro storico è un’ esperienza quasi surreale tra murales, trattorie, luoghi di recupero urbano, panni stesi e case vecchie che raccontano l’identità del quartiere.
Piazza Federico di Svezia, qui si trova il Castello Ursino uno dei simboli della città e punto di ritrovo per locali e turisti. Di fronte il castello prende vita il Gammazita, un’associazione culturale nata nel 2013 che adotta il quartiere trasformando una parte di Piazza Federico di Svevia in uno spazio libero, restituito alla città, in cui arte, cultura, socialità e condivisione sono a casa.
Ritornando sui nostri passi, passiamo da via San Calogero da cui si intravede la cupola del Duomo, passiamo sulla scalinata che costeggia la linea ferroviaria e ritorniamo verso la Pescheria, qui veniamo accolti da tantissimi ombrelli colorati, suoni e odori si mischiano fra loro, un turbinio di persone di diverse nazionalità si fanno strada tra le bancarelle e i tavoli dei ristoranti pronti per il pranzo.
La pescheria alla nostra destra, davanti a noi la fontana dell’Amenano, meglio conosciuta come “acqua a linzolu” ci dà le spalle, la superiamo e di fronte a noi si svela Piazza Duomo nella sua intera bellezza. Il liotro, gli edifici circostanti, la Chiesa di Sant’Agata alla Badia e il Duomo dominano la scena. Alla fine della piazza si estende il Porto Uzeda, che ci riporta a Villa Pacini, ora tranquilla e quasi deserta per il pranzo.
Ogni angolo di questo quartiere è un’istantanea da custodire, che sia immortalata sul nostro smartphone, nella nostra macchina fotografica o soltanto nella nostra mente.