Se da un lato nel 2023 la Sicilia si è rivelata tra le regioni italiane con il più alto numero di iscrizioni nei registri delle Camere di commercio – secondo le elaborazioni dell’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia +3.944 partite Iva sono state aperte in Sicilia – il divario di genere nelle occupazioni aziendali è ancora un grande verità da affrontare, così come nel resto d’Italia.
Ancora oggi si registra infatti in Italia il 29,3% per l’occupazione femminile contro il 52% di quella maschile.
Un dato tanto discusso e combattuto soprattutto dalle aziende locali, alcune delle quali si stanno impegnando con nuove iniziative per l’inserimento e reinserimento delle donne nel mondo del lavoro.
È questo il caso di “Donne Smart nel Wine&Food”, un progetto tutto siciliano, ideato e promosso da Cru Vision, brand della società cooperativa Aproca di Palermo, selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa Sociale.
Iniziative come queste nascono anche per dar prova ed effettivo riconoscimento a uno dei dati più significativi per la nostra Regione: secondo l’Osservatorio economico regionale di Confartigianato nel 2023 la Sicilia si è classificata tra le prime trenta regioni dell’Unione europea per numero di donne imprenditrici e lavoratrici autonome, oltre 75 mila. Le imprese femminili sono oltre 115 mila, e di queste 11.500 sono artigiane.
Come è possibile quindi che esista un tale gap lavorativo per le donne impiegate?
“Il divario è accentuato dalla difficoltà di trovare lavoro o reinserirsi per i troppi ostacoli che le donne devono affrontare nel conciliare famiglia e carriera. La fascia più colpita è quella che va dai 34 ai 50 anni, a loro vogliamo dedicare il progetto” – afferma Veronica Laguardia, presidente di Aproca. “In questo scenario, il settore enogastronomico è tra uno dei pochi settori che traina l’economia siciliana e che offre delle opportunità per affermarsi nel mercato del lavoro”.
Il progetto punta quindi al mondo del Wine&Food, complice della grande crescita di aziende agricole e vitivinicole in tutta la Sicilia.
“Abbiamo ricevuto tantissime richieste da parte delle aziende locali, che spesso riscontrano difficoltà perché non riescono ad individuare figure adeguatamente formate per le posizioni vacanti, soprattutto in campo digitale” – continua Veronica – “Perché, quindi, non creare dei corsi specifici e mirati per promuovere l’incontro tra il mondo del lavoro e i profili in uscita?”
I cinque corsi di “Donne Smart” hanno l’obiettivo di formare gratuitamente professionalità specializzate nel settore enogastronomico, fornendo le hard e soft skills necessarie per la realizzazione professionale nel campo del Food Digital Marketing, User Experience Design, Big Data Analyst, E-commerce nel Wine&Food, Wine Digital Marketing.
“Il motto del progetto è Sogna, osa, conquista e il logo è una donna bellissima con un calice di vino. Quello che vorremmo fare è mettere al centro la donna. Tramite il progetto vorremmo farle tirar fuori tutte le sue potenzialità. Il nostro è un progetto di empowerment femminile, con l’obiettivo di creare anche occupazione nel settore enogastronomico, in quanto rappresenta l’eccellenza italiana in Italia e nel mondo.” – conclude Veronica Laguardia.
Al via, quindi, il reclutamento di novanta candidate donne residenti in Sicilia, disoccupate o inoccupate, di età compresa tra i 34 e i 50 anni, che saranno selezionate per i cinque corsi formativi gratuiti del progetto “Donne Smart nel Wine&Food”.
È possibile candidarsi a questo link: Percorsi formativi | Cru Vision | Comunicazione e Formazione per il settore enogastronomico
Sono tante ancora le difficoltà da affrontare in Sicilia per riconoscere alle donne la parità di genere a 360°, ma grazie a progetti concreti come questi è possibile vedere degli spiragli di luce per tutte coloro che “sognano e osano” con l’obiettivo di conquistare.
A beneficiarne sarà l’intera Regione.
Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo – che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) – a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri. Per maggiori informazioni Home – Fondo per la Repubblica Digitale.