Si è appena conclusa la XIV edizione di Taobuk, uno degli eventi più attesi tra i Festival siciliani, che anche quest’anno ha visto la partecipazione di autori, registi e artisti d’eccezione grazie alla direzione artistica di Antonella Ferrara.
Non potevamo non dedicare l’articolo di Giugno per la rubrica “Libri da visitare” a tre degli autori siciliani più amati: Stefania Auci, Cristina Cassar Scalia (di cui parliamo anche sul secondo numero di Living in The City Magazine) e Gaetano Savatteri, insieme ospiti del Festival in occasione di uno degli incontri di domenica 23 giugno al San Domenico Palace di Taormina.
Un incontro dal titolo “Dalla letteratura al Cineturismo”, che ha visto gli interventi dei tre scrittori per parlare del turismo scaturito dal grande successo dei loro romanzi, dapprima best-seller e poi amati da una audience più vasta grazie alla loro trasposizione cinematografica.
Leoni di Sicilia, Le indagini del Vicequestore Vanina Guarrasi e Màkari sono ormai simbolo narrativo della nostra Sicilia. Storie vere e fittizie, ma sempre ambientate nei luoghi del cuore dei tre autori che hanno dato loro vita.
Una scelta che deriva dall’affetto, uno strumento necessario per poter dar forma a ciò che i tre autori avevano l’urgenza e il desiderio di comunicare, ma mai una scelta intenzionale per creare percorsi turistici.
Ci tiene Gaetano Savatteri a sottolineare quanto la spinta letteraria non sia mai guidata da scopi secondari, se non dall’obiettivo di creare un canale comunicativo con il lettore.
L’impennata del Cineturismo in Sicilia, però, è reale e lo dicono i dati: grazie alla penna di questi autori straordinari, sempre più persone da tutto il mondo scelgono la nostra terra per i loro viaggi, alla ricerca di quei luoghi letti tra le pagine o visti sulle scene in TV.
Macari, Catania, Marsala, Palermo, Favignana. Quanto sono autentici i luoghi scelti per le suggestive ambientazioni dei romanzi?
È partito così il dibattito a cuore aperto tra Savatteri, Auci e Cassar Scalia e Elvira Amata, Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, presente al panel per ascoltare intervenire sulla grande crescita del Cineturismo in Sicilia.
La Sicilia, si sa, è un mosaico di incongruenze e contraddizioni. Se da un lato i paesaggi, il mare e la cultura vengono riconosciuti a livello mondiale, è anche vero che sono ancora tanti gli intoppi incontrati da chi decide di venire a visitare la nostra regione.
Se Savatteri fa cenno all’assenza di mezzi di trasporto per raggiungere i luoghi da lui citati nei suoi romanzi, Stefania Auci fa notare come solitamente sono le attività private – e non soggetti pubblici – ad occuparsi di visite, mostre e musei perfettamente organizzati sulla storia dei Florio.
“Mi domando perché non si incentivi, a livello delle istituzione, la coscienza e la conoscenza del territorio. La forte compromissione del tessuto urbano non aiuta. Dai servizi alla spazzatura, sono problemi ancora molto visibili” – commenta l’autrice de I Leoni di Sicilia e L’inverno dei Leoni – “Possiamo essere ben felici che ci siano persino delle serie televisive basate sui nostri romanzi, ma desideriamo tanto che la Sicilia fornisca un quadro corrispondente, o vicino il più possibile, a quello che viene trasmesso sui libri e sulle immagini televisive. Sicuramente c’è bisogno di un intervento maggiore per quanto riguarda la conservazione dei beni culturali, ma è anche importante dare un volto alle attività che davvero si impegnano per cambiare i cliché sulla Sicilia. Lo fanno per il proprio orgoglio, non per un tornaconto economico. Tutto viene portato avanti per mostrare che dietro una cartolina ci sia cultura, capacità di fare impresa, la capacità di mettersi in gioco, in modo da evitare il turismo “mordi e fuggi”, ma un turismo che sia sinonimo di fruizione del bene.”
Tutti d’accordo, quindi, gli autori sul fatto che i loro libri possano essere motore di interesse per la Sicilia, ma non basta l’aspetto letterario e televisivo per poter creare valore sul nostro territorio.
Le pagine di Stefania Auci, Cristina Cassar Scalia e Gaetano Savatteri danno il via al cambiamento, alla rappresentazione della Sicilia fatta di cultura e amore per la nostra regione. Tocca poi a noi siciliani e alle istituzioni agire per valorizzare la bellezza che ci circonda.