“I miti dell’arte contemporanea” alla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania

da | Dic 2, 2024 | In giro e dintorni

Lo scorso 31 ottobre 2024, la Fondazione Puglisi Cosentino ha aperto una nuova stagione nella sua storica sede di Palazzo Valle in via Vittorio Emanuele II a Catania, con una importante mostra dedicata ai grandi maestri fra XX e XXI secolo. 

 

I miti dell’arte contemporanea, a cura di Francesco Poli e Vincenzo Sanfo, è un percorso attraverso installazioni, dipinti, sculture, disegni, video e opere grafiche che riassumono il lavoro creativo di artisti che, a partire dagli anni Sessanta del Novecento, hanno cambiato l’idea stessa di arte. 

 

La mostra sarà aperta dal 1 novembre 2024 al 31 maggio 2025.

 

Tra gli artisti in mostra: Marina Abramović, Ai Weiwei, El Anatsui, Giovanni Anselmo, John Armleder, Alighiero Boetti, Ugo Carrega, Sandro Chia, Jago, Jan Jedlička, Jeff Koons, Sol LeWitt, Ma Han, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Jonathan Monk, Nika Neelova, Giulio Paolini, Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Penone, Lamberto Pignotti, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Franco Politano, Anselm Reyle, Mimmo Rotella, Mauro Staccioli, David Tremlett, Peter Wuetrich, Gilberto Zorio, Song YonGping, Xiao Lu, Zhang Zhaohong.

 

L’arte concettuale, l’arte povera, l’arte comportamentale, l’arte astratta raccontano le esperienze e le ricerche di artisti quali Sol Lewitt, Mario Merz, Marina Abramovic, Vettor Pisani, Ai Wei Wei che, unitamente a Alighiero Boetti, Giuseppe Penone, Zhang Hongmei, Michelangelo Pistoletto, Franco Politano, Lamberto Pignotti, David Tremlett, Xiao Lu e molti altri, compongono l’ampio mosaico dei linguaggi dell’arte contemporanea.

 

Sviluppata su due piani, il secondo e il terzo piano, dello storico Palazzo, la mostra si avvale di una particolare sezione dedicata all’arte cinese contemporanea. Gran parte delle opere in mostra, alcune delle quali di rara visione, proviene da collezioni private di grande rilevanza. Un omaggio al grande Giulio Paolini, che sarà presente con una sala personale, conferma la rilevanza di una esposizione che presenta il Gotha dell’arte internazionale.

 

Secondo Francesco Poli – “Miti dell’arte contemporanea, un evento espositivo di respiro internazionale che rispecchia nel modo migliore lo spirito che ha sempre contrassegnato la qualità dell’attività culturale di questa istituzione aperta agli aspetti più innovativi della creazione estetica in stretta connessione con i valori più autentici della tradizione artistica. Questa affascinante connessione fra la bellezza storica e quella dell’arte contemporanea più vitalmente dinamica si rivela in modo emblematico nel dialogo che nasce fra gli spazi architettonici del Palazzo Valle uno dei più notevoli esempi del barocco siciliano, sede della fondazione, e le opere esposte. Un dialogo già stabilmente sottolineato dalla presenza di installazioni permanenti, nell’atrio e nel cortile, di maestri dell’Arte Povera come Jannis Kounellis e Giovanni Anselmo e di Carla Accardi, e all’ultimo

piano di Salvatore Scarpitta.”

 

Importante anche la presenza in mostra dei protagonisti della scena dell’arte cinese contemporanea, che ha visto l’apparire di nuove personalità e una visione creativa meno occidentalizzata e più consapevole dei propri mezzi e delle proprie componenti, sia storiche che sociali. Alla generazione che ha fatto della contestazione politica il suo cavallo di battaglia, spesso sfruttandola a fini anche commerciali, di cui l’esempio più alto e celebrato e il noto Ai Weiwei, si è

pian piano affermato un gruppo di artisti più consapevole e che, abbandonando l’arte come messaggio politico, tout-court, ha elaborato linguaggi che non guardano all’Occidente ma ricercano, tra le pieghe di una millenaria tradizione, una via che possa condurli verso il futuro.

Secondo Vincenzo Sanfo, – “La Cina, che sino a pochi anni fa era un paese lontano, sconosciuto, misterioso, rivelandosi, ha improvvisamente sconvolto tutte le gerarchie sin qui consolidate, sia dal punto di vista storico, che sociale ed economico, e inevitabilmente, anche artistico e culturale.

Infatti, tra i fenomeni più interessanti e dirompenti nel mondo dell’arte a cavallo tra XX e XXI

secolo si pone, senza dubbio, la repentina comparsa dell’arte cinese che ha catalizzato

l’attenzione di musei e collezionisti, in ogni parte del globo, determinando in questo modo

una sorta di MITO.” 

 

La Fondazione Puglisi Cosentino ospita anche una mostra dedicata a Frida Kahlo nelle immagini dei grandi fotografi, realizzata apposta per Palazzo Valle, che racconta la storia dell’artista inserita nelle vicende messicane.

Una sezione della mostra è dedicata al dialogo col mito di Frida degli artisti Marco Lodola, XU DE QI, Zang Hong Mei e Nicola Pucci.