Catania, città di contrasti, bellezze mozzafiato e un’anima che affascina e seduce. Ma per Vicky Gitto, uno dei pubblicitari più innovativi e visionari del panorama internazionale, Catania ha un lato oscuro che non può essere ignorato, un lato che, anziché nascondersi, diventa una delle sue forze più intriganti.
“Per me, Catania, da palermitano, è sempre stata connotata dal colore nero, di una sensazione profonda”, afferma Gitto. “L’Etna, le persone che ho conosciuto, rappresentano un contrasto di culture e sensazioni che ti ubriacano di forza”. Parole che raccontano una Catania vista attraverso un obiettivo sensoriale, un luogo dove l’oscurità, tradizionalmente associata al mistero e al pericolo, diventa motore di meraviglia e scoperta.
“Questo potrebbe essere il ‘lato oscuro della meraviglia’”, prosegue Vicky Gitto. “Qualcosa che, nell’oscurità, è misterioso, ma ti restituisce un’esperienza indimenticabile. Catania ai miei occhi è così, un luogo dove il contrasto tra luce e ombra genera emozioni forti e connessioni inaspettate”.
L’esercizio nasce da una piacevole conversazione alla fine dell’intervista che diventa a ritroso la voce narrante del suo racconto sul marketing, che ci aiuta a riflettere e ci ricorda quanto sia importante guardare con occhi trasparenti e sinceri un territorio per poterlo raccontare veramente.
La verità di un luogo non può essere né ideologica né idealizzata, ma deve rispondere all’autenticità delle sue radici. La bellezza non è soltanto nei luoghi più conosciuti, ma in ogni angolo, anche nei più nascosti.
Il concetto di “lato oscuro” emerge come un’idea potente per raccontare Catania, una città che non ha bisogno di essere idealizzata in modo romantico, ma piuttosto esplorata per la sua autenticità.
Gitto, noto fondatore dell’agenzia GB22, è conosciuto per il suo approccio visionario nel marketing, capace di trasformare territori in esperienze immersive ed emotive.
Arrivato a Catania per dare il suo prezioso contributo all’evento “Il ruolo dei media nella costruzione del Brand: il racconto del territorio come opportunità di comunicazione”, organizzato dall’editrice di Living in The City, Francesca Guglielmino, Vicky Gitto ha sottolineato come il marketing territoriale debba andare oltre la semplice promozione turistica, fondandosi su storie autentiche che evocano emozioni profonde e creano connessioni durature.
“La comunicazione oggi deve essere basata su narrazioni autentiche, che vanno a toccare il cuore delle persone”, spiega Gitto. “Il marketing territoriale è una leva fondamentale per la riqualificazione e il rilancio di territori, soprattutto quelli che devono ancora essere conosciuti. E il punto centrale di tutto è l’emozione che si porta a casa, l’esperienza che un territorio ti regala”.
L’autenticità è il fulcro della sua visione. Ma attenzione, avverte: “Essere autentici oggi è fondamentale, ma non bisogna cadere nella trappola della nostalgia. Un territorio bellissimo come Catania rischia di restare intrappolato in una visione romantica che non gli consente di evolversi”. Per Gitto, l’autenticità non deve essere un freno, ma deve stimolare la capacità di immaginare ciò che quel territorio può diventare, guardando al futuro senza dimenticare le proprie radici. “Catania ha una storia incredibile, ma deve sapersi reinventare, valorizzando ciò che è oggi, ma immaginando anche ciò che potrebbe essere domani”, sottolinea.
E proprio su questo punto, Gitto lancia una provocazione. “Immaginate un paesino siciliano medievale che diventa un polo per l’innovazione. Questo contrasto tra la storia e la modernità è la chiave per attrarre l’attenzione e costruire un futuro che sia davvero straordinario”.
Ma come possono le istituzioni contribuire a questo processo?
“Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale”, afferma il pubblicitario. “Devono essere aperte e pronte a costruire un percorso di rilancio del territorio, ma soprattutto devono selezionare i migliori professionisti per fare questo lavoro. Catania, così come la Sicilia, merita il meglio, non si può fare affidamento su lavori improvvisati o basati su conoscenze superficiali. Questo territorio ha un valore straordinario, e bisogna trattarlo con il rispetto e la cura che merita”.
Gitto è convinto che non sia necessario inventare nulla di nuovo: “Il valore di Catania è già insito nel suo territorio: storia, arte, cultura, cibo, mare, natura. La sfida è saper raccontare tutto questo in modo innovativo, coinvolgente e autentico, mettendo in risalto le risorse più nascoste e spesso ignorate”.
Infine, conclude, le istituzioni devono assumere un ruolo di regia. “Hanno il compito di coordinare il lavoro di tutti, creando una narrazione coerente e potente che possa attrarre investitori, visitatori e, soprattutto, valorizzare la comunità stessa”.
Catania, secondo Vicky Gitto, non è solo una meta turistica da visitare, ma un’esperienza da vivere. E, come tutte le esperienze più profonde, ha un lato oscuro, misterioso, che rende ogni scoperta ancora più intensa. Un “lato oscuro” che, lungi dall’essere un ostacolo, è invece la chiave per una meraviglia che va oltre la superficie e colpisce nel profondo.