Il racconto autentico di un sogno che ha radici sull’Etna, ma guarda fino all’Australia
Semplice, cordiale, sorridente: Lele è un giovane pizzaiolo catanese che nel 2018 un po’ per scherzo, un po’ per intuizione apre un profilo Instagram, sottoponendosi all’ironia di alcuni pizzaioli di generazioni precedenti, non pronti a comprenderne il potenziale.
Eppure oggi quante pizze vediamo sui nostri feed di Instagram?
La “colpa” è anche un po’ sua, che ha deciso di raccontarsi quando ancora non erano in molti a farlo, fotografando i cornicioni e gli spicchi delle sue pizze. Ma come e perché è nato il profilo @il_pizzaiolo_etneo?
“All’inizio mi prendevano per pazzo, gli altri (pizzaioli ndr) mi dicevano di non perdere tempo dietro il telefono e di dedicarmi alla cucina. Io ho proseguito per la mia strada e ho avuto ragione. Grazie a Instagram ho creato una rete di collaborazioni, consulenze; faccio incontri con i follower che vengono ad assaggiare la mia pizza dall’Olanda, da altri paesi del Nord Europa e si parla di noi anche in Australia.
I social, se usati bene, sono una risorsa, un’occasione di lavoro importante, ma bisogna dimostrare di essere autentici.”
L’obiettivo di Lele è chiaro: farsi conoscere e dare visibilità alla sua terra e alla qualità dei prodotti siciliani. Quello per Catania e la Sicilia, è un amore viscerale per i luoghi, la cultura e quello che di bello e buono ci offre.
“Le mie pizze sono pensate tenendo presenti ingredienti siciliani. Uso prodotti del nostro mare locale come il tonno e le alici; i capperi di Pantelleria, l’olio di Buccheri, il sale di Trapani; le mandorle di Avola…scelgo i nostri prodotti perché sono l’eccellenza, non si trovano altrove.”
Quella di Lele è una ricerca costante del gusto equilibrato, è sperimentazione.
Nel momento in cui ha scelto il nome per la sua pizzeria, sebbene sia stato pioniere della pizza contemporanea a Catania e del foodporn, ha optato per Evoluzione e non Rivoluzione, perché?
“Perché la rivoluzione è un cambiamento radicale, l’evoluzione è una trasformazione: è guardare alle proprie radici, al proprio vissuto e metterlo in quello che si fa. Un esempio? La pizza con tonno e cipolla, mi ricorda la pasta che mi preparava mia nonna.”
Ma è un’evoluzione anche della persona Lele. “Ho cominciato facendo il fattorino e non me ne vergogno.”
E, allora, cosa direbbe quel giovane Lele che girava in motorino anche con zero gradi per andare a lavorare a Nicolosi, al pizzaiolo etneo che è, adesso, in lui? Che augurio fa a se stesso?
“L’augurio è quello di migliorarsi e di crescere insieme al mio personale per arrivare tra le eccellenze. Portare la pizza di Evoluzione ancora in giro per il mondo…online, ma anche offline!”