MAMA in Sicily: appunti di viaggio. Mazara del Vallo con i bambini. Cosa vedere?

da | Lug 28, 2023 | Le Nostre Rubriche

Perdersi nella Kasbah alla ricerca della porta blu e del Satiro danzante guidati da maioliche e murales di una cittadina multiculturale.
 

Perché desiderare di andare dall’altra parte del mondo se in Sicilia abbiamo tante chicche belle da scoprire insieme ai nostri figli? Senza andare troppo lontano, a Mazara del Vallo potrete fare con loro un viaggio interessante in una città multiculturale e colorata, emblema di grande integrazione.  

Crescere dei bambini significa anche prenderli per mano e portarli a conoscere ed amare la propria terra. A Mazara, persi tra le sue vie, catturati dai colori delle maioliche e colpiti dal richiamo alla preghiera del muezin, sembrerà di esservi teletrasportati in Tunisia. Qui, infatti, vive la comunità tunisina più significativa d’Italia e la sua Kasbah a partire dal 2010, per volontà del comune, è stata recuperata con un progetto ad hoc, abbellendola, eliminando la criminalità ed agevolando l’integrazione. 

 

COME ARRIVARE 

 

Mazara si trova a circa tre ore e trenta di macchina da Catania, nella parte occidentale dell’isola, a metà strada fra Trapani e Selinunte. “Città di mare, di vento e di sole. Di storie antiche e di sapori senza tempo”. La città si presenta così, affidando il suo racconto alle maioliche e ai murales che adornano il centro storico, diventato un museo a cielo aperto  

 

MUSEI E CULTURA 

 

Con i murales che abbelliscono le saracinesche abbandonate del centro e le maioliche che raccontano la storia e le storie della città, dei suoi santi e dei suoi miti, Mazara vi prende per mano e vi accompagna in un lento peregrinare per il suo dedalo intricato di viuzze. Il vostro girovagare partirà dalla scenografica e barocca Piazza della Repubblica, circondata dal Seminario dei Chierici, il Palazzo vescovile e la Cattedrale, da visitare assolutamente. L’interno a tre navate è riccamente decorato e anche i bambini rimarranno estasiati.  

Da qui i vostri passi vi porteranno in Piazza Plebiscito dove, nella chiesa sconsacrata di S. Egidio, troverete il Museo del Satiro Danzante. La preziosa statua rinvenuta in due tranche diverse da un peschereccio (nel 1997 la gamba sinistra e nel 1998 il resto del corpo privo dell’altra gamba e delle braccia) è esposta qui insieme ad altri reperti. La visita breve non annoia i bambini per i quali, tra l’altro, è previsto l’ingresso gratuito. 

Di fronte, nel collegio dei Gesuiti, potrete ammirare “Le chiese di Mazara in miniatura”, un’opera sapiente e certosina di ricostruzione realizzata con materiale di scarto dal Sig. Ignazio Aguanno. Seppur stanchi, i bambini cammineranno soli, attratti dalle miniature appunto, che appariranno ai loro occhi come case delle bambole.  

Da qui, le vie che si aprono sulla piazza vi condurranno al centro della Kasbah. Fulcro di tutto via Porta Palermo e via Bagno. L’intrico di vie e le maioliche saranno attrattive per i bambini. Basterà dargli in mano una mappa della città per farli sentire piccoli esploratori e condurli alla ricerca della rinomata porta blu di Mazara. Attivate il navigatore direzione via Pilazza 31, oppure…vi consigliamo di chiudere i device e perdervi, per poi ritrovarvi a girare come per incanto il quartiere arabo. 

 

COSA MANGIARE 

 

Girando per i vicoli sarà difficile resistere al profumo delle spezie e del pesce. Qui è d’obbligo provare il cous cous, il rinomato gambero di Mazara e le busiate. Affidatevi al vostro fiuto oppure chiedete ai locals. Chi meglio di loro potrà consigliarvi il posto migliore? 

Se vi state chiedendo se è possibile fare tutto questo con i bambini, la risposta è sì. Basterà incuriosirli e motivarli nonché rispettare i loro tempi e le loro voglie. Tra un giro e l’altro fateli correre al lungomare Mazzini, per poi concedergli del tempo con il più sano e antico dei divertimenti, il parco giochi. 

 

INFO UTILI

  • Museo del Satiro – Piazza Plebiscito aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 

Ingresso 6 euro – gratuito la prima domenica del mese 

 

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CREDITS

Foto Ornella Di Mauro