Mama in Sicily: appunti di viaggio | Un’esperienza da vivere tra api e farfalle alle pendici dell’Etna

da | Set 18, 2023 | Catania, In giro e dintorni, Le Nostre Rubriche

“Mamma ma gli alveari non esistono?” tuona dal nulla mia figlia. La rassicuro che sì esistono, così come le api ma non avendoli mai visti ne decreta l’inesistenza alla stregua di unicorni e sirene, esseri fantasiosi che vivono solo nelle favole. Mi riprometto di organizzare qualcosa per mostrarle la veridicità delle mie parole, quando quasi contestualmente scopro di una novità alla Casa delle Farfalle di Viagrande. Da agosto, nel centro che ospita anche il Museo dell’Etna, è stato creato l’apiario dell’Etna. 

Un unico posto in cui fare insieme ai bambini un’esperienza bellissima in tre strutture diverse, accompagnati da guide esperte.

C’è il museo dell’Etna, il museo vulcanologico più grande d’Italia. Qui tra elefanti nani, dinosauri, ciclopi e un maxi-vulcano è possibile apprendere in maniera approfondita la composizione dei vulcani, la loro attività eruttiva, nonché tutto l’ecosistema e l’attività rurale che lo circonda.   

Accanto un mondo magico. In una serra in grado di mantenere la temperatura adatta per ospitare le farfalle tropicali, si assiste alla loro trasformazione da bruco, a crisalide sino a vederle svolazzare in giro tra piante e scrosci d’acqua. Un piccolo spazio che rispetta la natura e tutela la biodiversità. 

È idea ormai diffusa che in giro non si vedano più le farfalle di una volta. Qui, invece, i bambini possono osservarle mentre volano, si nutrono, e si trasformano, apprendendo nozioni importanti sulla loro struttura e il loro ciclo vitale. Ma quel che è più importante, imparano le regole per rispettarle: non toccarle, ad esempio, non perché non potranno più volare, ma perché sulle ali hanno una polverina indispensabile per l’accoppiamento.

Le farfalle, insetti impollinatori tanto quanto le api, sono fondamentali per la nostra esistenza. Il 70% di ciò che arriva a tavola lo dobbiamo proprio all’ attività che loro svolgono gratuitamente per noi. In Cina, dove i livelli di inquinamento hanno eliminato la loro presenza, qualcuno viene pagato per passare dei pennelli da un fiore all’altro sostituendo il lavoro di impollinazione degli insetti. 

Dopo la serra abbiamo varcato il viale della biodiversità per entrare così nell’Apiario dell’Etna. Uno spazio colorato e pieno di pannelli didattici volti a spiegare il complesso mondo delle api. Con arnie vuote e gli attrezzi del mestiere, i bambini possono giocare a fare gli apicoltori non prima di aver scoperto cose interessanti sulle api, e osservato in sicurezza l’arnia didattica in vetro con le api a lavoro. Qui la domanda di mia figlia ha trovato la giusta risposta: in natura è quasi impossibile trovare un alveare perché gli scambi commerciali e chissà cos’altro, hanno diffuso in Italia la presenza di un parassita che, senza l’intervento degli apicoltori, stermina un’intera famiglia di api. La loro sopravvivenza, infatti, al giorno d’oggi, è garantita dal lavoro prezioso degli apicoltori. 

La visita di tutte e tre le strutture, si trasforma in una straordinaria occasione di edutainment: divertente e formativa allo stesso tempo, utile a sensibilizzare i visitatori sulla strada che sta prendendo il nostro pianeta ed educarci al rispetto per la vita di ogni essere vivente.

INFO UTILI:

  • Indirizzo: via dietro serra 6, Viagrande (Ct)
  • Costo del biglietto: 6 euro – i bambini fino a 3 anni non pagano
  • Orario: dal 5 al 27 agosto la struttura è aperta tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30
  • Per info e prenotazioni 3470415868