MAMA IN SICILY | Villa Cerami: per tutto il mese di giugno visite guidate durante il weekend

da | Giu 21, 2024 | Le Nostre Rubriche

I tour, nella villa settecentesca oggi sede del dipartimento di Giurisprudenza, sono curati da Officine Culturali

Villa Cerami è una delle mete preferite dei turisti, sita all’estremità nord della via più bella della città. Localizzazione precisa? Via Crociferi 91.

Ogni giorno il suo porticato barocco vede varcare la soglia di tanti studenti e, in mezzo a loro, altrettanti turisti. Sandali ai piedi, cappellini in testa, pelle arrossata dal sole con tanta curiosità si mescolano tra i ragazzi che escono dalle aule studio, per ammirare uno dei palazzi storici più prestigiosi di Catania.

Grazie alla partnership pubblico-privato tra Unict e Officine Culturali, tutti i sabati e le domeniche del mese di giugno, cittadini e turisti possono accedere alla Villa con una visita guidata per conoscere dettagliatamente la storia del palazzo e visitare gli spazi.

Villa Cerami

In un caldo sabato pomeriggio, noi ne abbiamo piacevolmente approfittato. Abbiamo così varcato il portale, il cui rifacimento è attribuito a Giovan Battista Vaccarini, abbiamo passeggiato nel giardino, poi ammirato la scala monumentale e percorso le varie sale: siamo cittadini sì, ma abbiamo il mood da veri turisti. Tutti, bimbe comprese.

Villa Cerami, residenza dei Rosso di Cerami, famiglia nobile siciliana discendente dagli Altavilla, è il sublime esempio di una città distrutta e ricostruita più volte. L’ultima, quella decisiva, fu per opera del terremoto del 1693. All’indomani di quell’evento catastrofico tutta la città fu ricostruita per opera del Duca di Camastra.

In questo contesto si iscrive la nascita della villa, costruita sullo “sperone del Penninello”, per volere dei Principi di Cerami in un’area che avevano acquistato dagli eredi del Duca di S. Donato, il quale a sua volta li aveva ottenuti dallo stesso Duca di Camastra, artefice di tutta la ricostruzione della città.

Villa Cerami

L’assetto attuale della villa è frutto di diversi interventi succedutesi nel tempo, da quando nel 1881 ospitò i sovrani fino a quando nel 1957 fu acquistata dall’Università e fu restaurata per opera del prof. Stefano Bottari, del prof. Vito Librando e dell’arch. Giacomo Leone.

In occasione della visita di Umberto I e Margherita di Savoia, fu dato un ricevimento con ballo e una cappella fu trasformata in salone per le feste. A quel punto fu fatto un grande cambiamento: nella volta della sala l’assunzione della Vergine attribuita a Olivio Sozzi fu coperta con una cappa di gesso affrescata con la riproduzione dell’Aurora di Guido Reni.

Oggi il primo affresco, riscoperto duranti i lavori di adeguamento dal prof. Bottari, e poi danneggiato a causa di un crollo nel 1991, è stato
opportunamente restaurato e si può ammirare in quella che oggi è l’aula magna in cui si fanno le proclamazioni di laurea.

Villa Cerami

E a proposito di aule e lauree, sapete che tra gli studenti dell’Ateneo etneo, fondato nel 1434, esistono dei riti da rispettare pena il fatto di essere bocciati ad un esame o non laurearsi mai?

Per chi è scaramantico è bene sapere che: non bisogna calpestare la ghiaia del cortile; non bisogna mai bere dalla fontanella sulla scalinata; non bisogna calpestare lo stemma dell’università, né tanto meno guardare le statue intorno.

Villa Cerami

Se volete scoprire altri dettagli segnate l’appuntamento “Villa Cerami, nuove storie da scoprire” (ogni sabato alle 16 e la domenica alle 11).

INFO UTILI
Per partecipare è necessario prenotare: 0957102767 / 334 924 2464