Mama in Sicily | Alla scoperta di Vincenzo Bellini nella casa natale e il museo multimediale

da | Mag 9, 2024 | Le Nostre Rubriche

Le sale del palazzo settecentesco di Piazza S. Francesco permettono di immergersi nella vita e la carriera di Vincenzo Bellini, uno dei più grandi compositori dell’800

Una statua alta 15 metri. Sette gradini a rappresentare le noti musicali, scolpite sopra. Ai lati l’allegoria delle sue opere più famose. E in alto, seduto, il cigno catanese: Vincenzo Bellini, uno dei più celebri operisti dell’800.

Si presenta così il monumento dedicato al compositore catanese nella centralissima piazza Stesicoro a Catania. Realizzato nel 1882 dallo scultore Giulio Monteverde, il 24 aprile 2024, dopo mesi di lavori di ristrutturazione, è stato restituito alla città e ai turisti. Ritornando al suo antico splendore. 

Spinta dalla novità, ma da tempo desiderosa di vederlo abbiamo visitato il Museo Vincenzo Bellini, ubicato in Piazza S. Francesco d’Assisi 3, all’interno del palazzo settecentesco Gravina Cruylas, dove il musicista nacque in una casa in affitto il 3 novembre del 1801.

Museo Vincenzo Bellini

Qui abbiamo scoperto tanti dettagli a noi sconosciuti. Per esempio, che era figlio e nipote d’arte. Il nonno, di origine abruzzese, si era trasferito a Catania scritturato da Ignazio Paternò Castello, Principe di Biscari. Viveva in via S. Barbara ed era compositore di musica sacra. Sin da piccolo Vincenzo mostrava un precoce interesse per la musica: a tre anni suonava il clavicembalo a sette anni componeva. Per tanto, su supplica del duca di Sammartino, il senato civico si decise a concedergli una borsa di studio che gli permise di andare a studiare al “Real Collegio di Napoli”.

Da qui fu una rapida ascesa: dal Teatro San Carlo di Napoli, alla Scala di Milano, da La Fenice di Venezia fino a Parigi dove la sua carriera di arresta bruscamente.

Museo Vincenzo Bellini

Bellini, infatti, muore all’età di 33 anni, a Puteaux (Parigi) per una dissenteria che pativa da tempo, il 23 settembre 1835. Tuttavia, lascia un segno: dieci opere che gli valgono una bella posizione. “La sonnambula”, “Norma” e “I puritani” tra tutti lo collocano nell’Empireo dei geni strappati troppo presto alla vita.

La sua casa natale raccoglie alcuni suoi oggetti personali: dal clavicembalo al pianoforte; dalle lettere agli spartiti fino alla cassa mortuaria con cui fu trasportato da Parigi a Catania. 

Museo Vincenzo Bellini

Per quarant’anni, infatti, il musicista fu sepolto nel cimitero francese di Père Lachaise. Solo il 23 ottobre 1876 la salma fu inumata nel duomo di Catania, con una cerimonia che vide grande partecipazione di pubblico. Per l’occasione in città fu persino ricostruito l’Arco di Trionfo.

Alla casa natale (dichiarata monumento nazionale il 29 novembre 1923, e poi inaugurata il 5 maggio 1930), dal 2023, dopo anni di ristrutturazione, si è aggiunto, al piano nobile del palazzo, il museo multimediale.  Qui, in un gioco di ricostruzioni dei principali teatri lirici in cui le opere di Vincenzo Bellini esordirono, coadiuvati da video che ne ripercorrono la storia, è possibile fare un tuffo immersivo nella vita e la carriera del compositore etneo, scoprendo dettagli sconosciuti.

Museo Vincenzo Bellini

Bellini fu ammirato sia dal pubblico che dagli altri compositori. La particolarità del suo stile risiede nella perfetta mescolanza di classicità e romanticismo; nel pathos delle sue opere. Rossini lo considerava il suo pupillo. Wagner era affascinato dalla sua capacità di abbinare la musica al testo. Liszt e Chopin si dichiararono ammiratori. Verdi era entusiasta delle sue melodie che creano atmosfere sognanti. Basti pensare a Casta Diva, della Norma.

Museo Vincenzo Bellini

INFO UTILI:

Museo Vincenzo Bellini – Piazza S. Francesco d’Assisi, 3 Catania

Orari: da martedì a sabato 9:00/19:00 (ultimo ingresso ore 18:00)

Domenica, lunedì e festivi 9:00/13:00 (ultimo ingresso ore 12:00)

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