Sua maestà l’Etna: A ‘Muntagna. Gli appellativi che i catanesi in particolare, e i siciliani in generale, attribuiscono al Vulcano attivo più grande d’Europa sono tanti, ma ciò che accomuna tutti è la grande devozione e ammirazione per la sua maestosità e il potere che esercita sulla terra dei Siciliani.
Infatti, per i catanesi, l’Etna incarna la forza e la bellezza della natura, insieme a un legame materno e protettivo profondamente sentito.
Dal 2013 Patrimonio dell’Unesco, l’Etna con le sue eruzioni, a volte disastrose, altre incantevoli e spettacolari, continua a modificare il paesaggio, trasformando un semplice vulcano in un luogo mistico pieno di credenze popolari, miti greci e leggende millenarie.
Le leggende delle origini del nome di Mamma Etna e la sua identità femminile
La visione dell’Etna come donna è evidente nella lingua e nelle espressioni quotidiane dei catanesi, che spesso si riferiscono al Vulcano utilizzando pronomi e aggettivi femminili.
Il termine Mamma, ad esempio, fa riferimento alla figura che ci ha dato vita e che veglia su di noi. Produce per noi frutti preziosi ed è nostro punto di riferimento: istintivamente cerchiamo il suo profilo ovunque ci troviamo.
L’Etna è anche denominata ‘a Fimmina della Sicilia.
Come riporta Siciliafan, secondo la leggenda, l’Etna prende il nome dalla Ninfa Etna, figlia di Urano e Gea, personaggi che simboleggiano rispettivamente il Cielo e la Terra. Questo legame tra la montagna e le divinità celesti e terrene trasmette un’aura di sacralità e potenza al vulcano, diventando un punto di connessione tra il mondo terreno e quello celeste.
La leggenda più celebre legata all’Etna è quella della sua lotta con Tifeo, fratellastro della Ninfa Etna, durante la quale la montagna si formò. Nella battaglia tra Zeus e Tifeo, la Ninfa Etna, alleata di Zeus, riuscì a sottomettere Tifeo, seppellendolo ai piedi della montagna. Ancora oggi, si crede che le eruzioni dell’Etna siano causate dall’ira di Tifeo, prigioniero sotto la montagna, che cerca di liberarsi.
Infine, si narra che la Ninfa Etna completò la sua gravidanza sotto il vulcano, e i suoi figli nacquero due volte: una al momento del parto e l’altra quando uscirono dal ventre della montagna. Questo mito spiega il legame profondo tra la ninfa e il vulcano, confermando la percezione dell’Etna come una figura materna che protegge i suoi figli.
Queste leggende e miti conferiscono all’Etna un significato più profondo e un’aura di mistero per i siciliani, che la vedono non solo come una forza della natura ma anche come una figura materna e protettiva.
Mamma Etna incarna la forza, la bellezza e la protezione della natura, e rimane una figura iconica e affascinante che domina il paesaggio e l’immaginario collettivo della Sicilia.
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