Marco Castelli: l’ascesa nel mondo della moda internazionale
Porto Empedocle la sua casa, la Sicilia le sue origini ed è assolutamente palese quando si conversa con il designer/modello/influencer Marco Castelli. Che sia avvenente è indubbio, che sia siciliano anche, perché nelle sue parole c’è tutta quella simpatia, umanità e autenticità che gli isolani sanno di avere.
La sua carriera comincia presto, quando appena ventenne sfila quasi per caso per United Colors of Benetton per poi capire che questa sarà la sua carriera, calcando le passerelle di tutto il mondo, da New York a Milano passando per Parigi, Londra, Tokyo, Shanghai. Dai catwalks alle riviste patinate più importanti il passo è stato breve, partecipando a campagne pubblicitarie di rilievo, come quelle di Chanel, Fendi & Safilo, Zegna e molte altre.
«È un modo concreto di sostenere l’associazione e dare l’opportunità a questi ragazzi di imparare un mestiere – spiega il designer Marco Castelli. Quando mi sono recato in Africa a dicembre 2022 mi si è aperto il cuore. Fare del bene è la mia mission perché c’è altro nella vita oltre la moda. Dopo questa esperienza ho capito che niente è difficile nell’esistenza. Bisogna solo avere determinazione e credere in ciò che si ama e fare in modo che accada. I nostri pensieri creano azioni».
Quella nella Repubblica Centrafricana è stata è un’esperienza motivazionale e determinante per la vita di Marco Castelli, a tal punto che fra pochi giorni ci tornerà insieme al presidente dell’associazione umanitaria Pierpaolo Grisetti.
Prima della linea di sneakers lanciate da poco anche in Qatar e Singapore, Marco ha iniziato a realizzare abiti e capi spalla su misura riscuotendo successo, soprattutto all’estero, tanto da aver conquistato anche la famiglia reale del Qatar. Ma non finisce qui, ha da poco partecipato al Pitti Immagine 104 con una nuova capsule collection creata in collaborazione con l’azienda empolese “L’impermeabile”, reinterpretando due dei modelli più iconici del brand, ovvero il “Vasco”, trench doppiopetto con mantellina sul retro, manica raglan e cinturino anti-vento, ma anche il “Brando”, un car coat sopra giacca con collo a camicia e bottoni nascosti, in versione bicolor.
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