MOSTRE: Etna, work in progress a Santa Tecla per l’allestimento della mostra “Nel divenire” tra fuoco e acqua.

da | Ago 7, 2025 | In giro e dintorni

Inaugurazione venerdì 8 agosto, ore 19

 

Dall’8 agosto e fino alla fine di ottobre, lo storico Consorzio Acque Santa Tecla di Acireale ospita le installazioni e le opere pittoriche e visive di un gruppo di artisti che, insieme a vulcanologi e geologi, esplorano e mettono in dialogo il vulcano con il paesaggio e la natura intorno. Non una montagna di fuoco, ma una “Grande Madre” che, come nel mito, custodisce innumerevoli sorgenti d’acqua sotterranee e fonti termali, linfa vitale per i giardini di agrumi e per la stessa comunità. Da un’idea di Oriana Tabacco

 

Acireale (CT), 06 agosto 2025 – Ultimi ritocchi negli spazi del Consorzio Acque Santa Tecla di Acireale – raro esempio di archeologia industriale da poco restituito alla fruizione del pubblico – all’allestimento della mostra “Nel Divenire: identità tra vulcano e acqua” che si inaugura venerdì 8 agosto, ore 19. Un progetto dell’associazione Basaltika, da anni impegnata nella ricerca multidisciplinare sul vulcano Etna e sulle sue interazioni col paesaggio e la comunità, nato da un’idea di Oriana Tabacco (fotografa e docente di arte nei licei).

 

Sette gli artisti invitati a contribuire al dialogo con i luoghi, dove acqua e fuoco diventano elementi di ricerca e relazione con il sito: sono Carmen Cardillo, Roberto Ghezzi, Giuseppe La Spada, Filippo La Vaccara, Giuseppe Livio, Maurizio Pometti e Samantha Torrisi.

Un’indagine che abbina il linguaggio dell’arte contemporanea a quello della scienza per raccontare l’Etna e le sue molteplici identità: non solo vulcano di fuoco, ma montagna percepita dalla comunità come “Grande Madre”, per la fertilità dei suoli e la ricchezza delle fonti d’acqua e  delle sorgenti termali. Partecipano per la parte scientifica l’INGV (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e l’Università di Catania – Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali).

“Questa mostra – sottolinea Oriana Tabacco – è il punto di approdo di uno studio avviato da ricercatori e artisti nell’approfondimento del rapporto tra Uomo e Natura, restituendo le loro riflessioni con il linguaggio universale dell’arte. L’intero progetto verrà documentato in un volume edito da INGV alla conclusione dell’evento”.

 

All’inaugurazione di venerdì 8 agosto, con Oriana Tabacco (presidente di Basaltika), interverranno il sindaco di Acireale, Roberto BarbagalloFabio D’Agata (presidente del Consorzio Acque Santa Tecla); Giuseppe Filetti (geologo) e Francesco Lucifora, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Catania.

 

“Un affascinante percorso tra arte e scienza – ha commentato il sindaco Barbagallo – alla scoperta dell’Etna e delle sorgenti d’acqua vitali per il nostro territorio e la nostra comunità. E sarà un’occasione unica per conoscere lo stabilimento del Consorzio Acque Santa Tecla, patrimonio importante per Acireale. L’Amministrazione comunale continua la partnership avviata lo scorso anno con l’associazione culturale Basaltika, che ringraziamo per l’energia con cui riesce a mettere insieme artisti contemporanei e studiosi capaci di guidarci nella conoscenza e nella valorizzazione del vulcano e del paesaggio che lo ci circonda. Ringraziamo per il contributo indispensabile l’INGV e il Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia dell’Università di Catania”. Visite fino al 26 ottobre dal venerdì alla domenica, dalle ore 18 alle 21 (15 agosto chiusura festiva). Ingresso libero.

 

 

GLI ARTISTI

 

Carmen Cardillo con il progetto fotografico site specific “Corrispondenze” presenta un’opera in divenire, uno studio paziente sulle fonti d’archivio del consorzio, dal 1915 al 2025, da quando le voci dell’acqua si fecero più fioche e gli argini della memoria iniziarono a sgretolarsi;

Roberto Ghezzi artista visivo che spazia dalla fotografia alla pittura al video, con le sue 25 cianotipie create appositamente per questa mostra, riflette il pensiero che l’opera “pittorica” non è prodotta direttamente dal gesto dell’artista, bensì da quello della natura;

Giuseppe La Spada fotografo e regista, in “Aphar” trova il suo significato di ricerca, dove la stessa parola indica sia il significato di respiro che di cenere, inizio e allo stesso tempo fine e ancora inizio in un ciclo continuo. Una dimensione che è profondità e immensità, governata dal divenire. La pomice, pietra vulcanica leggera che al contatto con l’acqua diviene come culla della vita;

Filippo La Vaccara nei suoi dipinti di pura sintesi indaga il territorio in out and around il vulcano Etna. Sintesi significa dire con poco il molto che c’è, facendo in modo che il resto ce lo metta chi guarda l’opera;

Giuseppe Livio presenta un’installazione di un’opera pittorica e scultorea in simbiosi con il luogo, la visione di un’Etna arcaica primordiale in cui tutto trova un senso nello spazio che lo accoglie. Etna ed il suo ventre generatore di vita nuova;

Maurizio Pometti nei suoi ritratti ad olio, restituisce allo spettatore il racconto delle anime che lo hanno vissuto e stratificato nel tempo;

Samantha Torrisi entra in contatto con la natura in divenire in “Waterfall”, un dipinto site specific, che sembra venire fuori dalla sua stessa superficie, un leggero strato di tela sottile che diventa materico, tangibile, umano e organico. Un’astrazione di elementi naturali che permangono nel tempo, ed integra per la prima volta un’installazione più complessa composta anche da fotografie e video che rispecchiano l’ambito di ricerca multimediale dell’artista, suggestioni intime che si integrano con lo spazio.

 

IL SITO E LA RIVIERA DEI LIMONI

Teatro del progetto “Nel divenire” sarà un luogo semisconosciuto e dal fascino antico. Si tratta dello stabilimento del Consorzio Acque Santa Tecla (via Pereto 7, Acireale), edificio realizzato più di un secolo fa, nel 1915 – come documentano i ritratti d’epoca del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, da 110 anni ancora appesi alle pareti – su una pianura costiera che raccorda armonicamente al mare la spettacolare Timpa di Acireale: la stessa pianura che ha ispirato la felice definizione di Riviera dei Limoni di questo tratto di costa in cui la limonicoltura (fra cui il verdello da poco riconosciuto Limone dell’Etna IGP) ha potuto contare su inesauribili risorse idriche sotterranee e fertili suoli vulcanici alluvionali. Un legame, quello tra il vulcano Etna e l’acqua, che oltre a essere documentato dagli studiosi, affonda le radici nel mito, con la storia di Aci e della ninfa Galatea, e che ha fatto nei secoli di Acireale uno dei siti termali di origine vulcanica più apprezzati dai viaggiatori di tutto il mondo. Mentre la ricchezza di sorgenti d’acqua scaturite dall’Etna, irregimentate dagli arabi con l’ingegnoso sistema delle saje per abbeverare gli agrumeti, ne ha fatto uno dei comprensori agricoli e vivaistici più razionali e floridi di tutta la Sicilia.

 

LA CONFERENZA (9/9/2025)

In programma anche una conferenza sul profilo vulcanologico e idrogeologico dell’Etna, alla scoperta delle falde acquifere, delle sorgenti termali e di acqua minerale tra Capo Mulini e Santa Tecla (9 settembre, ore 16.30, con Branca, Ferlito e Filetti). Il progetto “Nel divenire: identità tra vulcano e acqua” è realizzato da Basaltika con i partner scientifici INGV Roma e Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, con il patrocinio della Città di Acireale e il sostegno economico di piccole e medie imprese del territorio sensibili alla salvaguardia dell’ambiente e della storia del luogo tramite l’arte e la cultura. INFO www.basaltika.it | info@basaltika.it | phone +39 338 5908402

 

 

 

CONSORZIO ACQUE SANTA TECLA, notizie storiche

Costituito con un atto notarile del 12 agosto del 1915, il Consorzio Acque Santa Tecla nasce in un’area a nord-est di Acireale su un’area pianeggiante, ai piedi della Timpa, caratterizzata da una falda idrica sotterranea alimentata dal bacino di accumulo dell’Etna. Obiettivo del Consorzio era quello di garantire la necessaria irrigazione agli oltre 700 ettari di agrumeti della zona di Acireale dedicati alla coltivazione dei limoni. La stazione di pompaggio di Santa Tecla è fornita di impianti meccanici di grande pregio storico che documentano l’evoluzione delle tecniche di estrazione delle acque irrigue dalle falde sotterranee. Le prime pompe, degli inizi del 1900, erano a vapore e venivano alimentate a carbone. A seguire venne installato un grande motore a olio combustibile che, per le sue dimensioni, venne chiamato “u muturi ranni” (il motore grande). Dagli anni 90 del secolo scorso è in funzione un sistema di pompe elettriche sommerse e fuori dal pozzo sotterraneo, a 4 metri di profondità e con un livello stabile di acqua proveniente dalla sommità dell’Etna. Attualmente il Consorzio opera dal 2016 in convenzione con Sogip srl, società partecipata dal Comune di Acireale, che si occupa della distribuzione dell’acqua nel territorio. Il presidente del Consorzio è Fabio D’Agata, speleologo.