L’interconnessione come chiave per riscoprire l’Agricoltura: intervista a Paolo Iabichino

da | Giu 17, 2024 | YoungaDays

Una riflessione profonda sul ruolo dell’agricoltura nella società contemporanea e sull’importanza della comunicazione come strumento di cambiamento positivo.

Tra gli ospiti più attesti del Festival YoungaDays anche Paolo Iabichino, creativo pubblicitario noto esperto di comunicazione in Italia. Con una carriera che spazia tra diverse agenzie pubblicitarie di primo piano, Paolo è riconosciuto per la sua capacità di interpretare e anticipare le tendenze del mercato, trasformandole in strategie comunicative efficaci.

Durante il festival YoungaDays ha espresso un’importante riflessione sull’agricoltura e il mondo contadino. Secondo Iabichino eventi come questo possono contribuire a conferire una nuova dignità all’agricoltura, collegandola alle nuove tendenze di consumo e agli scenari politici e sociali attuali.

“Grazie a Festival come questi l’agricoltura e il mondo contadino possono assumere una nuova dignità, più in sintonia con le nuove tendenze di consumo e più integrate negli scenari politici e sociali. Non è più accettabile che l’agricoltura rimanga ai margini della vita sociale, né che i contadini e le aziende agricole siano considerati gli ultimi nella catena economica del paese. In un periodo in cui le nuove generazioni stanno emergendo, sia come consumatori che come imprenditori, il settore agricolo sta vedendo la crescita di startup e realtà di seconda generazione che stanno rivoluzionando il modo di praticare l’agricoltura. Queste realtà non solo stanno innovando nei modelli di mercato, ma stanno anche contribuendo a ridefinire il narrativo attorno all’agricoltura. Nei prossimi anni, vedremo sicuramente nuove pratiche emergere, non solo nei fatti ma anche nelle storie che raccontiamo”.

La comunicazione come strumento di impatto positivo

Parlando del ruolo della comunicazione in agricoltura Paolo sottolinea un aspetto importantissimo: la comunicazione arriva dopo e racconta sempre la verità. 

“Considero sempre la comunicazione come l’ultimo anello della catena di responsabilità. È fondamentale che la comunicazione accompagni i prodotti che stanno catturando l’attenzione dei consumatori, ma deve farlo attraverso un processo, raccontando ciò che realmente accade all’interno delle aziende, non bisogna inventarsi nulla. La comunicazione gioca un ruolo cruciale nel promuovere prodotti e nuovi modelli di business e arriva inevitabilmente attraverso prodotti, packaging. I nuovi modelli di business  finalmente arriveranno all’attenzione di chi consuma”. 

Sviluppo e progresso: un nuovo sguardo sulle comunità

Paolo Iabichino durante il suo intervento all’interno della suggestiva chiesa Santa Caterina risponde alle domande della moderatrice Santina Giannone facendo un’osservazione sullo sviluppo e il progresso, evidenziando l’importanza di una nuova attenzione verso le comunità. Uno sguardo prospettico che include una maggiore attenzione verso le generazioni più giovani, l’istruzione e l’educazione.

“Bisogna parlare di sviluppo e progresso, parole che riflettono una nuova attenzione verso le comunità. Questo nuovo focus include le generazioni più giovani, la scuola e l’educazione. È fondamentale partire da qui, comprendendo l’importanza delle interconnessioni tra settori diversi, come la scuola e l’agricoltura. Le nuove generazioni sono state preparate a vedere e comprendere queste interconnessioni. Questo cambiamento di prospettiva potrebbe condurci verso un mondo decisamente migliore rispetto a quello che ci lasciamo alle spalle”.

Il Festival YoungaDays, attraverso voci autorevoli come quella di Paolo Iabichino si conferma un evento culturale di rilievo e un catalizzatore di cambiamento per il settore agricolo. Riconoscendo l’importanza della comunicazione e delle interconnessioni tra diversi ambiti, il festival promuove una riflessione profonda sul ruolo cruciale che l’agricoltura riveste nella società contemporanea. Guardando al futuro, ci si attende che iniziative simili non solo ispirino nuove pratiche agricole, ma anche ridefiniscano il rapporto tra consumatori, produttori e ambiente, in un impegno collettivo per un futuro sostenibile e consapevole.