Catania si arricchisce di un nuovo – e imperdibile – punto d’attrazione grazie all’intervento della giovane artista romana Chiara Capobianco. Si tratta di “Banco di vita”, un murale che vuole contribuire alla riqualificazione degli spazi urbani e rinnovare il dialogo con i cittadini.
Per goderti la monumentale opera urbana, inaugurata il 6 dicembre scorso, non devi far altro che raggiungere i dintorni di San Berillo, trovare un posticino tranquillo e perderti in un viaggio che si rivelerà dal basso verso l’alto.
Dove prima non c’era che una distesa grigia di cemento armato alto 33 metri, oggi, ci attende un coloratissimo murale di street art che ricopre oltre 750 mq di superficie e ci racconta, con un linguaggio fresco e contemporaneo, di Catania e dei suoi abitanti.
Man mano che ci si arrampica con lo sguardo, infatti, la creazione di Capobianco – che sembra evocare una pala d’altare cinquecentesca – ci restituisce vari scorci della vita quotidiana della città e dei suoi simboli indiscussi come Sant’Agata e il Liotru. Al cospetto di “Banco di vita” è impossibile non avvertire l’energia unica di cui è intrisa, quell’energia che emerge dal folklore e dagli innumerevoli riferimenti che rimandano alla vitalità inesauribile di Catania e della sua vivace comunità.
L’artista @capo.bianco parlando della sua opera in un suo post su Instagram la descrive così:
“Rappresenta la società e la città di Catania, in tutti i suoi aspetti più caratteristici, che prospera grazie all’ economia di scambio. Le scene dell’opera rappresentano uno scorcio dinamico di vita quotidiana, della vivacità culturale, sociale ed economica della città.”
La realizzazione dell’imponente opera – che rientra nell’ambito delle iniziative del patrimonio architettonico e artistico promosse dall’istituto di credito Banca d’Italia – ha richiesto, all’artista e al suo team, più di 60 giorni di lavoro e l’utilizzo di oltre 350 kg di vernice mangia-smog che ha lo scopo di ridurre gli inquinanti presenti nell’aria.
Grazie all’intervento interamente finanziato da Banca d’Italia, chi da oggi si affaccerà in via Luigi Sturzo, potrà percepire un’aria nuova, più bella e si sa che:
“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà.“ Peppino Impastato
Leggi qui altri articoli su Catania!