Una celebrazione da non perdere per i turisti e per chi resta in città. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Villa (photojournalist) e con Mariella Gennarino, presidente del comitato per la festa di Sant’Agata che organizza l’evento.
17 Agosto Festa di Sant’Agata.
No, il sole cocente che batte sul basalto del centro storico della città di Catania non ci ha dato alla testa!
La storia della festa della Santa Patrona si festeggia il 4 e il 5 Febbraio, ma le sue origini hanno luogo nell’Agosto di “qualche” anno fa e, più precisamente, nel 1126.
I primi “festeggiamenti” agatini, ebbero luogo proprio in questa data, giorno in cui le spoglie della Santa Catanese, rientrarono in patria.
I giorni di culto per Catania trovano riscontro anche e soprattutto in questa giornata, considerata per i fedeli altrettanto importante per la sua storia e l’irresistibile attrazione riuscendo a penetrare nei cuori di tutti in modo trasversale.
Ho avuto il piacere di parlarne con Fabrizio Villa, photojournalist che in veste professionale ha vissuto molteplici edizioni della festa, fotografandola da qualsiasi angolatura, spesso anche dall’alto di un elicottero.
Fabrizio che impatto ha sulla città la festa di Sant’Agata ad agosto?
Il 17 agosto è un giorno particolare, si ha la sensazione di una città vuota, negozi chiusi per ferie, i catanesi in vacanza e la città è popolata da molti turisti. Come per incanto però la sera, quando il busto di Sant’Agata incontra i suoi devoti, via Etnea si riempie di gente che si riversa in piazza Duomo per una preghiera davanti alle reliquie esposte. Poi, la breve processione in una piazza gremita di fedeli, ma anche semplici curiosi. I catanesi amano profondamente Sant’Agata e per loro è un’occasione del cuore.
Esiste un momento particolare di questa giornata?
La Festa di Sant’Agata è piena di eventi particolari anche in agosto. Due passaggi temporali sono quelli che maggiormente mi emozionano: quando Sant’Agata esce dal sagrato tra gli applausi dei catanesi nelle prime ore del mattino e la sera, durante la processione, momento in cui al suo passare, anche il cielo estivo sembra renderle omaggio, mentre i devoti sventolano i loro fazzoletti e la salutano sotto la pioggia di scintille colorate dei fuochi d’artificio che caratterizzano il momento. Un’ emozione che tutti, finita la celebrazione, portano a casa.
Congedandomi “dall’obiettivo” di Fabrizio ho bussato alle porte dell’atelier di Mariella Gennarino, prima presidente donna del Comitato per la festa di Sant’Agata.
Mariella cosa ha significato l’insediamento di un presidente donna sulla gestione dell’evento?
Sant’Agata è una donna e posso dire, con fede e devozione, che lei mi ha guidata in molti momenti della mia vita. Come si può immaginare, non è stato semplice trovare il mio spazio e la mia credibilità in un ambiente popolato quasi esclusivamente da uomini. La passione e l’integrità per il ruolo che ricopro e l’aiuto di validi professionisti, mi hanno aiutata ad ottenere un buon risultato, e di questo vado fiera.
Dopo due anni di assenza dal Covid la risposta alla festa da parte dei cittadini e dei turisti c’è stata?
Tra cittadini e turisti abbiamo avuto un’affluenza importante.
La festa in agosto assume una luce particolare, a fare da cerimoniere di certo è il clima estivo, che consente a tutti di ammirare Catania vestita di luminarie mentre Lei, la nostra Sant’Agata, esce dal Duomo per salutare una folla innamorata.
Ha un aneddoto legato alla festa d’agosto?
Lo scorso anno, nei giorni prima che precedono la festa, ci furono motivi validi che misero a rischio la celebrazione, motivi che per il ruolo che ricopro è giusto non divulgare. Tuttavia menziono l’aneddoto perché lo porto nel cuore. Mi ricordo che nelle giornate che precedono la celebrazione stetti molto male. Così, raccolsi tutte le mie preghiere rivolgendomi a Sant’Agata. Il 16 agosto, giorno in cui esce il Velo della Santuzza, ogni problematica, come per miracolo fu dissolta. Il 17 agosto immersa tra i fedeli la guardai e le sorrisi unendomi alle voci degli altri per salutarla al grido di:“Cittadini W Sant’Agata!”.
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CREDITS
Foto
Claudio La Placa
Scott D. Haddow
Salvo Puccio