Seacily Supplies racconta le nuove frontiere del turismo da yacht tra richieste bizzare ed esportazione del made in Sicily
Numeri da capogiro per la Sicilia ormai entrata nuovamente, dopo anni di stasi, nel circuito del turismo internazionale. Stagioni super si sono susseguite da qualche anno a questa parte sia per quanto riguarda la ricettività con l’arrivo dei grandi gruppi alberghieri ma – o forse è meglio dire – soprattutto per il mondo delle imbarcazioni di lusso. Yacht e mega yacht provenienti spesso da oltreoceano – che si sono intravisti in tutta la loro maestosità nei porti turistici dell’Isola – nascondono dinamiche lavorative davvero interessanti e inedite.
La “Seacily Supplies”, infatti, ha sviluppato un nuovo management basato proprio sul rifornimento costante di viveri e provviste a bordo sia quando questo genere di panfili si trovano attraccati nei porti che addirittura quando sono in mare aperto. Il loro core business si sviluppa nel soddisfare le esigenze e molto spesso anche i capricci di milionari, sceicchi e qualche vip che abitano queste imbarcazioni per pochi giorni o per qualche settimana.
“Nella stagione estiva i nostri driver con i furgoni refrigerati o con i tender riescono a raggiungere i porti di tutta la Sicilia e di Malta in tempi serrati – racconta Davide Cardillo, Business Development & Technical Department dell’azienda – riuscendo a esaudire le necessità più disparate di chef e chief steward in tempi serratissimi. Riusciamo a recuperare molti dei cibi più ricercati nel mondo in pochissimo tempo grazie anche alla nostra rete di fornitori locali e alla nostra warehouse di Giarre, dove immagazziniamo il beverage più richiesto ma anche i giochi d’acqua più accattivanti come il seabob e il e-foil (una specie di surf elettrico). Non a caso, nella nostra base logistica stocchiamo di tutto, dalle acque più esclusive come la Fiji, conserve di ogni tipo, aragoste, caviale, foie gras e affini. Molti dei più importanti vini francesi, toscani e naturalmente siciliani ed abbiamo realizzato anche una cella di frollatura per la carne, dove spesso conserviamo la Kobe, la Kosher e il manzo Wagyu. Non mancano svariate tipologie di olio siciliano DOP e IGP, conserve della nostra terra e una selezione di frutta e verdura nostrana proprio per essere tempestivi durante l’evasione degli ordini che vengono sviluppati in maniera ‘tailor made’ per il guest che si trova a bordo”.
Ciò che rende la Seacily Supplies ancora più interessante è che i loro delivery sono “garbage free” ovvero avvengono tramite ceste ripiegabili e riutilizzabili per essere il più possibile plastic free e per non dare troppo ingombro all’interno delle cambuse, che non sempre sono così capienti, e per evitare di generare, così facendo, meno rifiuti da smaltire nei porti.
“Riesco a depositare in magazzino anche dei pezzi di ricambio delle imbarcazioni, quelli che sono soggetti a rompersi più frequentemente, detergenti professionali per la pulizia delle barche ma anche tutta una serie di mini size per l’igiene personale a bordo, come quelle firmate da Acqua di Parma o da Molton Brown o, addirittura, le acque vaporizzate, utilissime in estate per rinfrescare il viso – confessa ancora Davide di Seacily Supplies – e ci sentiamo davvero soddisfatti quando riusciamo a proporre qualcosa di nuovo agli chef di bordo rispetto a quello previsto in menù che si basa su un tipo di cucina perlopiù internazionale. Quando in cucina assaggiano le nostre primizie a crudo capiamo di aver fatto breccia nei loro cuori, conquistando la loro fiducia e aver promosso i prodotti siciliani nel modo giusto. Perché dobbiamo pensare che ciò che per noi è la normalità per loro è qualcosa di inedito ed unico come, ad esempio, poter sorseggiare un vino siciliano accompagnato da un appetizer a base di pomodori secchi o olive siciliane guardando il tramonto dalla baia di Taormina o di Cefalù”.
Tra le consegne “express” non mancano di certo anche quelle più strambe come quando hanno fatto recapitare a bordo zolle di prato vero per un cane di un cliente che non sapeva fare i suoi bisogni in altri luoghi, come pure per un barbecue di Ferragosto è stato richiesto un maialino dei Nebrodi o ancora quando hanno decorato un panfilo con alberelli di ulivo, di mandarino e di limoni per rendere l’esperienza siciliana ancor più vera.
“L’’aspetto più bello del nostro lavoro è quando poi ritroviamo quella stessa nave decorata da noi in una delle varie fiere di settore come quella di Montecarlo con sopra gli stessi agrumi siciliani – ci svela Rosy Laudani – sommelier e interior specialist di Seacily Supplies. È un vanto per noi, come lo è pure quando mi ringraziano per avergli proposto un vino dell’Isola o aver reso la loro tavola davvero siciliana con mise en place d’eccezione, decorandola con ceramiche di Caltagirone o manufatti in pietra lavica”. Bisogna considerare, inoltre, che i guest a bordo variano nel corso dei mesi estivi, mentre le compagnie a bordo degli yacht spesso rimangono uguali per svariati mesi, quindi è necessario creare intesa, fiducia ed empatia sin da subito.
“Si torna sempre dove si è stati bene – conclude Rosy – e questo motto è molto veritiero nel nostro settore poiché se riesci a risolvere un problema in brevissimo tempo i vari chief steward non dimenticano ed anzi chiedono di lavorare con te la stagione successiva o, addirittura, ti chiedono consigli anche quando si trovano in acque internazionali. Una volta mi è capitato di far recapitare ad un cliente all’estero ben sedici bottiglie di un Etna Bianco del 2016, difficile da reperire anche sull’isola, ma ci sono riuscita ed è stata una bella sfida per me. Ma il più bel confronto è riuscire giorno dopo giorno a portare un pezzetto della mia terra a bordo, proponendo percorsi degustazione con le eccellenze del nostro territorio, anche prodotte da quelle micro imprese sconosciute ai più ma che creano meraviglie”.
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