Sharing Sicily: la community che ti porta alla scoperta della Sicilia più autentica

da | Apr 4, 2024 | Storie di oggi

Certe cose avvengono per caso ma quando accadono, se siamo disposti a dargli un’opportunità, ci sembrerà di unire i puntini. Passo dopo passo, quella che era solo un’intuizione si trasforma in qualcosa capace di aprire un varco, tracciare un percorso nuovo, inesplorato e tutto da immaginare.

Come qualcosa che prende forma piano piano oppure una sfera che iniziando a scivolare su un piano inclinato acquisisce una velocità tale che è impossibile arrestarla.

Questo è quello che è accaduto a Giovanni, fondatore della community Sharing Sicily che oggi – dopo quasi sette anni di eventi organizzati, tra tour urbani, trekking acquatici e magiche esperienze di mindfulness in mezzo ai boschi – vanta sui social un seguito di più di 30.000 persone tra locals e turisti che si affidano a lui per scoprire – o riscoprire – la Sicilia più autentica.

Sharing Sicily

E pensare che è partito tutto da una straordinaria nevicata e un trenino che in provincia di Catania conosciamo con il nome “Littorina”.

Iniziamo proprio da lì. Come  ti sei trovato ad organizzare eventi alla scoperta del nostro territorio con Sharing Sicily?

“Il primo viaggio è stato quello che ha dato inizio a tutto. Quella storica nevicata nel gennaio 2017 che imbiancò completamente tutta la Sicilia fino alle coste. Mi venne l’idea di lanciare un evento tramite la mia pagina Facebook, allora solo una pagina promozionale della Sicilia, un semplice invito a vivere quella storica nevicata attraverso un viaggio memorabile in littorina.

Non immaginavo che si sarebbe trasformato in qualcosa di più. Non era il primo evento di Sharing Sicily, ma l’invito a prendere la littorina divenne inaspettatamente virale, con migliaia e migliaia di visualizzazioni.

Sharing Sicily | Pietro Rizzo

Photo Credits: Pietro Rizzo

Quando vidi le tante persone che si presentarono alla stazione per vivere quell’esperienza compresi che in molti avevano bisogno di vivere la propria terra nella maniera più autentica ed essenziale,  condividendo questa esperienza con altre persone dai valori simili.”

Poi arrivò il primo evento vero e proprio. Come è andata?

“Visto il successo di quell’iniziativa, circa due mesi dopo, contattai la FCE (Ferrovia Circumetnea) – che si dimostrò disponibile – e creai un vero e proprio evento con partenza dalla stazione di Catania, per un viaggio di quasi 2 ore che ci avrebbe portato a Randazzo. Coinvolsi una guida e anche un cantastorie siciliano per l’intrattenimento tra una spiegazione e l’altra.

A Randazzo ci attendeva una visita del luogo alternativa ed autentica ad opera di una guida locale.

Ci fu il tempo per un pranzo frugale in una storica bottega di prodotti tipici, e nel pomeriggio la visita alla casa medievale della musica e della liuteria del Prof. Severini, un’esperienza incredibile immersi in un’atmosfera medievale, che ci ha catapultati in un’altra dimensione… davvero emozionante!”

Prof Severini

Prof Severini

Cos’è per te la Sicilia autentica? 

“La Sicilia autentica è scoprire continuamente luoghi, cose, persone della propria terra in grado di generare stupore, che ci riportano un po’ alle origini e che ci fanno capire, nonostante tutto, quanto siamo fortunati a vivere in questa terra.”

La Littorina, e il suo tour intorno all’Etna, ha grandi potenzialità ma è poco sfruttata al momento. Credi che le cose cambieranno?

“Purtroppo no. Devo essere onesto. Questo è anche il motivo per cui nel tempo abbiamo evitato di proporre questa esperienza tra gli eventi in calendario. Da alcuni anni la Ferrovia Circumetnea sta tagliando le corse (ormai con gli orari attuali è davvero difficile far coincidere i tempi, considerato che non circola di domenica).

Sembra quasi che l’intenzione sia lo smantellamento di questo gioiello storico, che invece ha infinite potenzialità e dovrebbe essere valorizzato perché potrebbe supportare molto il turismo. Insieme ad altri stiamo provando ad impedire questa tendenza e spero proprio che possa esserci un’inversione di rotta.”

“A passo lento social tour” è il titolo che hai dato ai tuoi primi eventi in Littorina. Questo ha sicuramente a che fare con lo slow tourism. Pensi che sarà il punto forte del turismo di domani in Sicilia?

“Assolutamente sì. Quando iniziai, ormai quasi 7 anni fa, era una novità e solo una possibile prospettiva. Adesso posso dire che vivere i luoghi a passo lento, un turismo più lento e consapevole dove l’obiettivo è ritrovare l’autenticità, i borghi sperduti e i sentieri fuori dalle rotte turistiche sia una modalità di turismo e una tendenza più che assodata.”

Quali sono secondo te le esperienze più apprezzate da chi partecipa ai tuoi eventi e perché?

“In base alla mia esperienza posso dire che la gente ha voglia di cose semplici. Vivere luoghi nuovi, naturalistici e non, che non hanno mai avuto l’occasione di visitare. Hanno anche voglia di socializzare,  conoscere gente nuova, staccare completamente dal quotidiano per godere di un effetto quasi terapeutico. Molti mi dicono che partecipano perché a fine giornata si sentono bene, hanno staccato e si sono rigenerati.”

Sharing Sicily

Monti Sartorius | Credit Salvatore Conti

Sul tuo sito si legge “Organizziamo esperienze. Lasciamo emozioni”. C’è un’emozione legata ad una delle esperienze che più di altre porti con te? 

“La gioia e la sorpresa negli occhi delle persone che hanno vissuto dei momenti belli in qualche esperienza organizzata. A volte mi capita di incontrare in giro persone, che magari avevano partecipato a qualche evento in cui ero presente, che mi fermano per condividere il loro entusiasmo per l’esperienza vissuta.”

Vuoi segnalare ai nostri lettori qualche evento da non perdere?

“In linea di massima abbiamo eventi molto vari per soddisfare le esigenze di tutti. Tuttavia, mi sento di consigliare la “Passeggiata naturalistica tra miti e leggende al fiume Ciane”. Stiamo cercando di dare visibilità a questo posto stupendo che avrebbe bisogno, tuttavia, di un intervento strutturato per renderlo maggiormente godibile. 

A tal proposito, c’è in programma la realizzazione di un video, che spero diventerà virale, e che ha lo scopo di spronare le istituzioni pubbliche affinché facciano qualcosa di concreto per rilanciare questo luogo.”

Cosa c’è nel futuro di Sharing Sicily?

“Bella domanda! Io sinceramente spero di mantenere l’entusiasmo, che è quello di cui ho bisogno per andare avanti. Di essere creativi creando esperienze nuove e soprattutto di continuare a dare valore alle persone. Vorrei che a fine esperienza si sentano realmente rigenerati e che rimanga loro qualcosa di speciale.

Vorremmo organizzare qualcosa di più lungo, un intero weekend (al momento le nostre esperienze si esauriscono nel corso di una giornata). Inoltre vorrei che la community crescesse e che crescessero anche i momenti di aggregazione con l’organizzazione di qualche serata tematica ad hoc.”

Tutti gli eventi in corso e i prossimi li trovate sul sito di Sharing Sicily e i canali social

 https://www.sharingsicily.com/eventi/

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