Tra i dibattiti più stimolanti dell’evento “I Colori del Gusto” ad Acireale, il convegno “Made in Sicily” ha acceso i riflettori sul ruolo della produzione agroalimentare siciliana e sulla necessità di tutelare la qualità e l’autenticità dei prodotti locali.
Il convegno, che ha visto tra i protagonisti figure di rilievo come Oscar Farinetti, Giovanni Arena, Venerando Faro e Francesco Tornatore, ha rappresentato un momento di confronto intenso e costruttivo, ribadendo l’importanza di sostenere la filiera agroalimentare siciliana come modello di eccellenza e sostenibilità per il futuro dell’isola.
A moderare l’evento a fianco di Antonio Iacona anche Anastasia De Luca, presidente e fiduciaria di Slow Food Catania che ha guidato una riflessione appassionata sul valore della produzione locale e sulle sfide che i piccoli produttori siciliani devono affrontare per mantenere vive le loro attività. “La forza dei piccoli produttori è nella loro autenticità, ma la competizione con la grande distribuzione è spesso ardua. Slow Food sostiene con convinzione queste realtà, affinché possano continuare a offrire prodotti genuini e raccontare, attraverso il cibo, la storia della Sicilia”.
Anastasia De Luca ha sottolineato come la filosofia di Slow Food, ancorata alla sostenibilità e alla filiera corta, sia uno strumento culturale che mira a connettere direttamente i consumatori ai produttori: “Accorciare la filiera significa avvicinare i consumatori alla realtà del territorio, offrendo loro la possibilità di riscoprire sapori autentici e sostenere attivamente le piccole imprese locali”.
La fiduciaria della condotta catanese ha sottolineato che l’educazione alla consapevolezza alimentare è fondamentale, soprattutto tra le nuove generazioni. Slow Food si impegna in questo attraverso mercati, laboratori del gusto e iniziative locali. Ha anche lanciato un appello ai siciliani, esortandoli a scegliere, quando possibile, prodotti a “chilometro zero” per sostenere l’economia locale: “Se vogliamo preservare la nostra cultura agroalimentare, dobbiamo renderci conto che ogni acquisto è una scelta che può sostenere o danneggiare il territorio”.
La presiedente della condotta catanese ha posto l’accento sulla necessità di radicare una cultura alimentare consapevole: “Siamo diventati troppo spesso consumatori di convenienza, dimenticando che il supermercato non è l’unica risposta. La Sicilia ha una tradizione agricola e alimentare straordinaria che può rinascere solo se scegliamo consapevolmente di sostenere i nostri piccoli produttori. Il futuro dell’isola passa attraverso la scelta di prodotti locali, che raccontano la nostra storia e che possono davvero portare la Sicilia nel mondo”.
L’incontro si è concluso con una degustazione di prodotti tipici e vini siciliani, curata da AIS Sicilia, un momento di incontro per produttori e consumatori, occasione per apprezzare la ricchezza di una terra capace di offrire un patrimonio enogastronomico inimitabile.
Il convegno “Made in Sicily” è stato un invito concreto a riscoprire e valorizzare le risorse autentiche della Sicilia, un impegno che Slow Food Catania ha assunto come missione, contribuendo a diffondere una cultura del cibo sostenibile e rispettosa del territorio.