Come saremo tra 25 anni? Con questa domanda si è aperto TEDxCatania +25, che torna in questa prima edizione con la denominazione della città e in uno dei luoghi simbolo: il centro fieristico Le Ciminiere.
Una giornata intensa di talk, arte, musica e connessioni umane, in perfetto spirito TED. L’obiettivo? Non limitarsi a immaginare il futuro, ma iniziare a costruirlo insieme, perché “Il futuro non è qualcosa che accade, è qualcosa che costruiamo”, questo il messaggio forte e chiaro lanciato da TEDxCatania.
Un’esperienza che va oltre il palco
Dodici speaker e tantissimi partecipanti si sono ritrovati per connettersi, contaminarsi, condividere idee e visioni. È stato un flusso continuo di emozioni, energia e ispirazione. Il tema di questa edizione ha intrecciato linguaggi, luoghi, visioni e promesse, con lo sguardo rivolto ai prossimi 25 anni, in un equilibrio tra ambizione e concretezza. Un’esperienza immersiva, pensata per chi guarda al futuro con curiosità e determinazione: imprenditori, studenti, attivisti, creativi, professionisti. Persone diverse, unite dalla volontà di essere parte attiva del cambiamento.
Voci che ispirano, idee che attecchiscono
Ogni speaker ha condiviso qualcosa di unico: riflessioni, domande, ispirazioni. Ognuno ha regalato al pubblico un frammento da portare con sé, durante la giornata e anche dopo.
I sorrisi, gli occhi lucidi, e quei momenti di silenzio denso tra un applauso e l’altro hanno raccontato le emozioni che solo un evento TED riesce a far emergere.
Tra i momenti più intensi, il talk musicale di Anna Castiglia, cantautrice e musicista, che ha portato sul palco la sua gavetta, fatta di sogni concreti ma anche di sfide. Nel mondo della musica, trovare la propria strada è tutt’altro che semplice, ma Anna ci ha ricordato che non esiste un solo percorso per arrivare: esistono anche vie parallele, forse meno battute, ma capaci di regalare bellezza e libertà. Con la sua voce, ha ribadito un messaggio forte: oggi più che mai, ciò che resta di una canzone è il contenuto. E su quello ogni artista dovrebbe costruire il proprio valore.
Il discorso di Carmelo Traina, attivista e fondatore del movimento “Questa è la mia terra”, ha acceso i riflettori su un tema profondamente sentito: il diritto a restare, a tornare, a scegliere la propria terra. In un tempo in cui la fuga sembra spesso l’unica opzione, Carmelo ribalta la narrazione della Sicilia come terra da abbandonare. E lo fa con parole che risuonano forti: “Non esistono luoghi senza futuro, piuttosto esistono luoghi senza persone.” Una riflessione intensa sul coraggio di esserci, sul senso di appartenenza e sulla responsabilità di chi sceglie di restare.
Marco Lucio Giannotta, linguista, ha provocato il pubblico con una domanda tanto semplice quanto potente: Chi decide quale sia la lingua giusta? Lo slang, ha detto, è il ritratto fedele della società contemporanea: “Smettiamola di snobbare i giovani, diventiamo spugne linguistiche. La lingua è pensiero, è libertà.” Le sue parole hanno celebrato una lingua viva, che cambia, che cresce, segno di una cultura in movimento e di una creatività che non si ferma.
A chiudere, il toccante intervento di Ines Salanitri,community organizer, che con la sua storia ha commosso e ispirato. Le sue parole ci hanno ricordato che il dolore, se condiviso e incanalato verso un obiettivo più grande, può trasformarsi in bellezza. Con la sua luce e la sua resilienza, Ines ha dimostrato che anche la fragilità può diventare forza costruttrice.
Talk emozionanti, diversi, autentici. Un mosaico di voci che ha reso TEDxCatania +25 non solo un evento, ma un’esperienza da vivere e ricordare.
Ma, più di tutto, questa edizione è stato un concentrato di emozioni. Di quelle che si sentono nell’aria, che scorrono tra le parole, che si leggono negli occhi lucidi e nei sorrisi sinceri. Un mix travolgente di adrenalina e vibrazioni positive, che ha attraversato ogni istante e ogni persona presente. Perché il futuro si costruisce insieme. E TEDxCatania +25 lo ha fatto accadere, un’idea alla volta.
Credits foto: TEDx Catania