Il terzo numero di Living in The City Magazine racconta l’Isola che non ti aspetti
Ci sono tante Sicilie nella nostra Isola ma d’estate ne immaginiamo per lo più solo una: mare, sole, spiagge, relax. E invece, in questo nuovo numero di Living in the City, il periodico trimestrale dedicato al territorio e ai suoi racconti, la Sicilia che troviamo è inedita, fatta di paesaggi dell’entroterra, di percorsi alternativi, di castelli e di scorci mozzafiato che propongono un itinerario alternativo alla scoperta di un’Isola autentica e meravigliosa, anche d’estate. Esistono luoghi in Sicilia, sospesi nel tempo.
Un tempo lontanissimo. Luoghi sopra la terra e sotto le acque che narrano di antiche leggende e magnifici paesaggi, storie millenarie di nobili dinastie, conquiste e epiche battaglie. Terra di antiche tradizioni e straordinaria bellezza, la Sicilia offre a suoi visitatori esperienze uniche che abbracciano storia, natura e cultura in un’affascinante miscela di emozioni.
Ma oltre a tutto ciò che in questa terra è alla luce del sole, c’è ancora tanto altro da scoprire, più silenzioso, sommerso e altrettanto magico: i miti che riecheggiano tra le torri dei 200 castelli, i 23 musei mozzafiato nascosti nelle profondità marine e i 20 cammini religiosi.
Nuovi percorsi, dunque, e nuovi scenari dell’immaginazione e del viaggio si aprono al visitatore che della Sicilia ne ha immaginato le coste e i tuffi nel blu e si raccontano in un intreccio di miti che animano i racconti popolari. Living in the City si fa custode di quelle storie che diventano un souvenir per i turisti e per i local, amanti di un tempo lento, un approfondimento sul territorio di Catania e dintorni ma non solo.
Ed è un approfondimento che ha lo scopo di valorizzare il territorio e la sua narrazione con i personaggi, le iniziative, gli appuntamenti e le storie che intendono virare verso il racconto del vissuto della vita dell’Isola che gode appieno di ciò che offre, affrancandosi dagli stereotipi che la Sicilia ha raccolto nel tempo.
È così che si scopre una Sicilia laboriosa e nuova, anche nelle produzioni, e che diventa protagonista di nuovi scenari imprenditoriali del beverage, per esempio, con la produzione di gin.
Nell’immaginario comune, infatti, l’Isola è terra di vino, rosoli, liquori e malvasia eppure negli ultimi anni tanti giovani imprenditori hanno dato vita ad una nuova e vivacissima tendenza: quello degli spirits made in Sicily e nascono così diverse espressioni del gin siciliano. Il gin, così, racconta il territorio attraverso l’infusione di numerose botaniche che ispirano barman di tutto il mondo.
Ma ancora, leggere la Sicilia significa conoscere i suoi molteplici linguaggi e, come nel vocabolario di Leonardo Sciascia, la «terra» non è solo quella che si coltiva, ma soprattutto i luoghi abitati, le donne e gli uomini che li popolano, le parole che usano, tradizioni e costumi. E ogni paese siciliano «di mare o di montagna, di desolata pianura o di amena collina» resta oggi un’isola dentro l’Isola.
Un’isola da decifrare e da conservare non solo nel cuore ma anche nella memoria. Perché il nostro viaggio, con Living in The City, prende le mosse dal desiderio di “vivere” intensamente quello che questa terra ha da offrire e riviverne le prospettive che vanno oltre quello che siamo abituati a vedere e raccontare.
E così “The City” diventa la città o il luogo ideale da visitare o semplicemente da vivere con occhi nuovi. E non servono solo scarpe comode e una mappa. Esplorare significa davvero scoprire e conoscere, per esempio, attraverso la memoria: una chiave di lettura non indifferente, capace di guidare il visitatore alla scoperta di Catania.
La memoria è l’identità di una città, radicata nella propria storia che si costituisce nel vissuto di chi la vive e di chi l’ha vissuta, nell’identificazione di chi la abita e nella cura di chi la governa: Catania con le sue targhe ricorda chi in città è nato, distinguendosi e dandogli prestigio. Da Verga a Bellini, da Mario Rapisardi fino a Goliarda Sapienza.
E la musica? È un’altra importante protagonista della narrazione del territorio siciliano. Per esempio, attraverso la musica popolare, Mario Incudine trasmette un senso di appartenenza e di identità culturale, incoraggiando il suo pubblico a connettersi con le proprie radici e a valorizzare la ricchezza della tradizione siciliana.
O, ancora, Alessio Bondì con il collettivo di musicisti Lero Lero scava nelle profondità più dense delle melodie arcaiche dei canti tradizionali per dare forma ad un’identità sonora dimenticata e ritrovare un universale musicale del Mediterraneo. In questo numero estivo del nostro magazine abbiamo provato a raccontare, dunque, la nostra Sicilia senza passare dall’Isola “immaginata” e abbiamo svuotato i cassetti della mente colmi delle immagini che nel tempo abbiamo raccolto da costa a costa, tuffo dopo tuffo, spiaggia dopo spiaggia e ci siamo goduti il paesaggio.
Un paesaggio da vivere, fino all’ultima goccia di sole.