Tra lampi, tuoni e corde: l’alba di Warren Ellis a Sampieri

da | Set 1, 2025 | Eventi e racconti delle città dell'isola

È tutto buio, l’ora al polso segna le cinque del mattino, ma la luce attende ancora un po’ prima di arrivare.

Con un violino in mano, Warren Ellis comincia.

Comincia con la sua musica, comincia con il suo carisma, e la potenza della sua personalità invade lo spazio naturale del Museo della Pietra di Sampieri, che pure senza i confini limitanti di un luogo chiuso, appare vastissimo e allo stesso tempo intimo.

La rassegna artistica “Azul” dell’associazione culturale Vicolo Ritrovato, in collaborazione con la location ospitante, colleziona un altro sold out, anche quest’anno, nei giorni successivi al ferragosto, come da tre anni a questa parte, e lo fa portando nella Sicilia sud orientale un artista d’eccellenza, nonché collaboratore storico di Nick Cave.

Dalla posizione privilegiata del museo pareva di toccare un po’ la Fornace Penna, celebre protagonista del paesaggio costiero di Sampieri, e un po’ le nuvole.

Quei resti di un temporale estivo, che fino a poche ore prima aveva singhiozzato per l’intera giornata, hanno costituito la scenografia spontanea dell’evento. In una dimensione a tratti onirica, Ellis ha suonato spalle al pubblico per gran parte di quell’ora e mezza, quasi fosse richiamato dall’ancestrale fascino di lampi e tuoni che lo attraevano come una calamita, sia nello sguardo, sia nei suoni.

Un’esperienza che ha sovrastato la definizione di un concerto e che all’alba accende la giornata con un’energia diversa, sicuramente nuova, certamente inedita. Al pubblico, dall’attenzione partecipativa, sta poi scegliere che farne: lasciarla svanire o trasportarla con sé, tra le pieghe della propria vita. Di certo, conservarla tra i ricordi.

Marianna Triberio