Chiudete gli occhi e lasciate che il vento caldo dell’Etna accarezzi la vostra pelle. Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove i profumi di agrumi, erbe aromatiche e farine si mescolano nell’aria, creando un’armonia di sensazioni che sembrano provenire da un sogno. È qui, tra le pendici di un vulcano che sussurra storie antiche, che Alessandro De Natale ha tracciato il suo cammino, un percorso di ricerca e passione che unisce l’artigianalità delle sue mani alla ricchezza del territorio siciliano.
Nato nel 1988 a Fiumefreddo di Sicilia, Alessandro ha fatto della sua terra un ingrediente fondamentale della sua arte. La sua filosofia si nutre di un rispetto profondo per le materie prime locali, di un’attenzione quasi meditativa alla stagionalità e alla qualità, e di un desiderio incessante di reinventare la pizza, non come semplice piatto popolare, ma come un’esperienza sensoriale completa. La sua è una ricerca che parte dall’essenziale, alleggerendo e armonizzando, per arrivare a un equilibrio sottile tra tradizione e innovazione.
“È una riflessione semplice, la mia sulla pizza – afferma lo chef di Fiumefreddo – ma che si nutre di anni di prove e di esperimenti, di cambiamenti e di ritorni indietro. Indietro nelle tradizioni e avanti nelle sperimentazioni, fino a raggiungere l’impasto che lascia il palato soddisfatto”.
Una pizza però democratica. “Sì, perché la possibilità di gustare una buona pizza non può essere esclusivo ma deve essere accessibile a tanti” – aggiunge Alessandro, che ci racconta come il suo percorso di studi e di perfezionamento si intreccia con le radici familiari, con un’attività iniziata nel 1989 come gastronomia e pizzeria d’asporto, che nel tempo si è evoluta in un laboratorio di creatività. Lo chef De Natale ha abbandonato gli studi in scienze e tecnologie alimentari per dedicarsi anima e corpo alla sua passione, affinando le tecniche, studiando lievitazioni e sperimentando impasti con farine di tipo 0 e 1, integrali di orzo tostato, semola di Russello, e farine di riso e orzo tostato. Ogni ingrediente, ogni impasto, diventa il tassello di un mosaico che racconta la Sicilia, con i suoi sapori autentici e la sua natura selvaggia, caparbia e fatta di contaminazioni.
Le sue pizze sono la celebrazione del gusto: la Norma 2.0, con le sue polpette di melanzane e il basilico in perlage o la pizza vegana, avvolgente e cremosa, con funghi porcini e rucola fritta. E, ancora, la margherita con il suo sapore deciso, sono solo alcune delle proposte che stuzzicano i sensi, dove ogni assaggio è un passo in un paesaggio incantato, un ricordo di terre calde e di mare, di campi dorati e di tramonti infuocati.
Alessandro ci insegna che il vero gusto nasce dall’equilibrio, dall’armonia tra ingredienti semplici e tecniche raffinate. La sua attenzione al territorio si traduce in un uso consapevole di prodotti a km0, stagionali, e di una ricerca continua di materie prime che parlano di Sicilia: farine, pomodori, erbe, e formaggi. La sua pizza diventa così un ponte tra passato e presente, tra tradizione e contemporaneità, un piacere che si materializza in ogni fetta.
E mentre il vulcano sussurra ancora miti ancestrali, Alessandro De Natale continua a scrivere la sua storia, fatta di sapori autentici e di un amore profondo per la sua terra. Un viaggio, dicevamo, perché se chiudete gli occhi, potrete quasi sentire il calore del sole siciliano che avvolge ogni morso, il profumo degli ingredienti che si diffonde nell’aria e il sussurro delle onde che si infrangono sulle scogliere nelle combinazioni più ardite.
E in questo viaggio tra i sapori, ogni assaggio diventa un frammento di Sicilia, un frammento di cuore, un’ode alla terra che lo ha cresciuto e ispirato. Un sogno, sì, ma anche una realtà gustosa ed indimenticabile.