Facilitazione maieutica, idee e competenze. Quello che nessuno c’ha insegnato sulla costruzione di senso attraverso le idee degli altri.
Piazza Scammacca è come il vulcano della sua città, fucina laboriosa e che ribolle, come la lava, in un moto perpetuo che fa della vitalità del centro storico il suo perché.
E allora, non suona strano se proprio qui lo scorso 10 novembre, Fabrizio Faraco ha tenuto il primo Bootcamp di facilitazione maieutica in Sicilia.
Ma cos’è? E di cosa si tratta?
Si tratta di un metodo per facilitare i rapporti con gli altri, sbloccare la creatività, trovare soluzioni condivise. Senza grandi e ridondanti discussioni che, spesso, non portano a una soluzione, ma ad ulteriori incomprensioni.
«Quante volte, terminata una riunione, siete usciti dalla stanza avendo chiaro di cosa si fosse discusso?» è la domanda che Fabrizio ha rivolto ai partecipanti del corso e che rispecchia la difficoltà dei gruppi (e dei management aziendali) nel trovare soluzioni chiare con proclami e ODG.
La facilitazione nasce come metodo per ottimizzare le relazioni, non solo lavorative.
Grazie alle “micro strutture” (che sono le operazioni da far svolgere per arrivare al risultato) si possono combinare attività e interattività per far emergere il pensiero profondo delle persone che «mettono in connessione la mente e i pensieri con le mani».
«La facilitazione è una scienza tacita» e serve perché «negli anni, – dice Fabrizio – mi sono accorto che la più grande e grave carenza all’interno delle aziende è il commitment. Cioè l’atto volontario di decidere quando nessuno ce lo chiede». La facilitazione, dunque, combina competenza e chiarezza: la strategia operativa si allinea al contributo delle idee di tutti e diventa, così, condivisa e operativa. Sbloccare il valore inespresso che ognuno di noi ha, partendo da dentro: è questo quello che la facilitazione permette.
Ma perché Fabrizio ha scelto di essere facilitatore? «Per me è come essere il buon samaritano: se vedi qualcuno in difficoltà e gli porgi la mano, lì, in quel frangente, sai che hai la capacità empatica per entrare in relazione con lui e i suoi bisogni».
Fabrizio Faraco conosce molto bene il funzionamento delle dinamiche umane e aziendali.
Il suo lavoro l’ha portato in giro per il mondo e a collaborare con realtà diverse tra loro: dagli uffici della Pubblica Amministrazione, alle case di moda.
E per rendere più semplice l’approccio con questa materia affascinante ha anche deciso di scrivere un libro che si intitola: “La Facilitazione Maieutica. Come liberare il 100% del valore e della motivazione delle persone in qualsiasi contesto per ottenere insieme i migliori risultati possibili”, edito da La Traccia Buona e consigliato per chi vuole approcciarsi alla facilitazione da profano.
La facilitazione, infine, ha il grande pregio di essere universalmente valida perché lavora con le persone e…i post it!
È proprio con l’oggetto di cartoleria più diffuso in uffici e scrivanie che si svela il mondo delle idee che con il pensiero lineare non si riesce ad esplorare, ma che sui post it gialli, verdi e arancioni prende forma anche grazie e, soprattutto, al contributo del gruppo.
Può sorprendere immaginare che decine di idee diverse, scritte da persone diverse, alla fine restituisca un percorso di senso, eppure, con la facilitazione questo è possibile: «il cambiamento è nelle mani di tutti».
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