Vinobus: un viaggio lento tra i vini dell’Etna

da | Mag 26, 2025 | Eventi e racconti delle città dell'isola

L’Etna ha un fascino magnetico: una bellezza ruvida e silenziosa che emerge tra vigne antiche, muretti a secco e lava. Qui il vino è più di un prodotto, è l’anima di una terra viva e in continua trasformazione.

Abbiamo vissuto in anteprima la tappa zero di un nuovo tour dedicato al versante est dell’Etna, un territorio sospeso tra mare e montagna. Qui la viticoltura diventa eroica, con terrazzamenti ripidi e vigneti piantati ad alberello.
Il progetto Vinobus, nato da Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, nasce proprio per questo: invitare a scoprire questo mondo con calma, tra natura, sapori autentici e incontri che sanno di casa.

Si parte da Piazza Stesicoro, nel cuore di Catania, ma lungo il tragitto sono previsti altri due punti d’incontro: Piazza Scammacca e la Stazione centrale. Il bus è la soluzione perfetta per chi vuole scoprire le cantine dell’Etna senza preoccuparsi di come arrivarci.

La prima tappa ci conduce ad Acitrezza con i suoi iconici Faraglioni. Qui ci fermiamo a respirare l’aria di mare e a scoprire la storia di questo luogo, grazie a una guida esperta che ci ha accompagnati per tutto il tour, raccontando curiosità e dettagli sul territorio. Le cantine coinvolte fanno parte della rete Strada del Vino dell’Etna e si alternano a rotazione, per dare spazio a ogni realtà di raccontarsi, con il proprio stile, la propria storia, i propri vini.

La seconda tappa del tour ci porta a San Giovanni Montebello, una frazione di Giarre sospesa tra l’Etna e il mare. Qui si trovano le Cantine Scudero, un progetto giovane, guidato dalla passione e da una visione chiara: fare vino in modo autentico, rispettando la terra e i suoi ritmi. La tenuta è un angolo di Sicilia autentica: architettura tradizionale, accoglienza sincera e una vista sulla costa ionica che invita a rallentare. Qui, il vino si degusta senza fretta, in pieno stile slow tourism, proprio come vuole il progetto Vinobus.
Qui abbiamo incontrato anche il sindaco di Giarre, Leonardo Cantarella, che ha sottolineato come progetti come questo riescano a creare connessioni e a valorizzare il territorio da molteplici prospettive: non solo quella del vino, ma anche quella culturale, paesaggistica e umana. Un invito, insomma, a vivere l’Etna non solo come meta, ma come esperienza diffusa.

La terza tappa del tour ci conduce al Parco Paternò del Toscano, un’oasi verde a pochi passi da Catania. Un giardino storico che oggi si apre anche come parco urbano, un luogo vivo e accessibile alla città. Qui si intreccia la storia di una famiglia, fatta di amore profondo per le piante e la natura.

Quattro ettari di terra, nati su una colata lavica del 1400, ospitano oggi due anime: una vegetazione subtropicale, esotica e rigogliosa, e il bosco etneo, autentico e profondamente radicato in questo territorio. Un incontro naturale tra mondi diversi, da scoprire con calma, lasciandosi avvolgere dal silenzio e dalla bellezza.

In questa splendida cornice incontriamo la seconda cantina di oggi: Barone Beneventano. Un ritorno alle radici, un progetto di famiglia che riporta i proprietari in Sicilia, la terra da cui tutto ha avuto origine. Qui, tra terreni semi abbandonati, nasce un lavoro attento, rispettoso della natura, guidato dalla passione per la qualità e per un vino che racconta la sua storia.

Prima di ripartire, abbiamo incontrato Gina Russo, presidente dell’associazione Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.
«Il nostro obiettivo non è solo valorizzare il vino», ci racconta con entusiasmo, «ma anche altri comparti come quello dell’olio. Per questo abbiamo coinvolto il consorzio DOP Monte Etna, insieme a strutture alberghiere e operatori del settore turistico».
La visione è ampia e articolata: «La promozione enoturistica del territorio si muove su più fronti, offrendo un’esperienza ricca e variegata ai visitatori. Se il versante nord è servito dal Treno dei Vini dell’Etna, il Vino Bus coprirà il versante est, ampliando così la nostra proposta».
Lo sguardo è rivolto al futuro: «Il settore enoturistico sull’Etna è in piena espansione, e le potenzialità sono ancora enormi. Nei prossimi anni puntiamo a valorizzare sempre di più il territorio e tutti i prodotti di eccellenza che questa terra sa offrire».

Il tour si conclude là dove era iniziato, in piazza Stesicoro. E al termine di questa tappa zero, ci portiamo a casa qualcosa in più: una consapevolezza più profonda della bellezza del nostro territorio e delle realtà che ogni giorno lavorano con passione per creare valore ed eccellenza.

Ringraziamo gli organizzatori di Vinobus, che ci hanno permesso di riscoprire la nostra terra con occhi nuovi, da una prospettiva diversa, più lenta, più autentica.

Il tour è pronto a ripartire con tante nuove tappe, per info: https://www.stradadelvinodelletna.it/