Yoga Nomade Studio: riscoprire Catania tramite la pratica dello yoga

da | Apr 5, 2024 | Storie di oggi

Il 2020 e il lockdown hanno costretto molte persone a fermarsi, a sospendere la loro quotidianità e iniziare a guardarsi dentro. Non è forse un caso, allora, che proprio sul finire della pandemia lo yoga sia diventato per moltissimi una pratica di benessere per il corpo e per la mente. Questo è successo anche a Catania.

Sempre più persone hanno iniziato a interessarsi a questa pratica dal fascino misterioso e lontano. Che sia lungo la scogliera di Catania di fronte al mare, al parco o in una delle tante palestre in città, ormai lo yoga è una pratica molto comune ed è diventata occasione per organizzare eventi con più ampio spettro di interesse, come il wine tasting o il brunch. 

Sempre più professionisti e istruttori organizzano, infatti, eventi in location esclusive, rendendo la pratica dello yoga una vera e propria esperienza immersiva.

È questo il caso di Yoga Nomade Studio, che organizza ogni settimana sessioni di yoga all’aperto o al chiuso creando collaborazioni interessanti con altre realtà locali. 

Giorgia, la fondatrice del progetto, ha messo in moto delle lezioni itineranti, abbinando a ogni pratica una nuova location: una pratica fluida per una lezione in riva al mare, una pratica energizzante quando la location è in una villa sull’Etna, un’altra ancora incentrata sul detox per un retreat in campagna. 

L’abbiamo incontrata proprio in occasione di una sua lezione in riva al mare per chiederle di raccontarci il suo rapporto con lo yoga e i suoi progetti.

Yoga Nomade Studio

Chi era Giorgia Tarascio prima di diventare fondatrice di Yoga Nomade Studio?


Chi è Giorgia? credo sia una delle domande più difficili che mi siano mai state fatte! Giorgia è uno spirito libero, in continua trasformazione, la cui unica costante è il sorriso stampato in viso ed un amore profondo per la vita! Se mi aveste posto questa domanda solo quattro anni fa, avrei risposto: Giorgia è figlia del mondo, è una project manager, appassionata di marketing in costante ricerca di contaminazioni artistiche e culturali.


Quattro anni dopo, quella ragazza in cerca di uno scopo nella vita è ritornata alle sue radici, per riavvicinarsi alla sua terra e trasmettere quello che ha imparato nelle sue esperienze all’estero. Per restituire il suo know-how e diffondere uno stile di vita sano, valori di sostenibilità, gentilezza, sorellanza, cura di sé e del prossimo, attraverso la pratica e gli insegnamenti dello yoga”.

Come è nata la tua passione per lo yoga e quando hai capito che poteva diventare il tuo lavoro?


Il mio amore per lo yoga non è stato un colpo di fulmine. Ho provato diversi stili e diversi maestri nelle varie capitali in cui ho vissuto, ma per molti anni è stata una pratica che facevo saltuariamente in diversi studi. Il vero amore è nato quando ad Amsterdam ho conosciuto un insegnante che, all’interno delle sue lezioni, inseriva anche pratiche di respirazione, posture avanzate e filosofia. In quel periodo, ho compreso la profondità della filosofia dello yoga.” – afferma.

“Ma è stato solo durante il primo lockdown del 2020 quando, bloccata a Londra e chiusa in casa, non avevo che il mio corpo per praticare. Ero addirittura senza tappetino, praticavo in una stanza vuota sulla moquette, ma dentro quelle quattro mura ho trovato l’intero universo!”

Yoga Nomade Studio

Continua – “I giorni chiusi in casa mi permettevano di passare molte ore indisturbata per poter giocare con il mio corpo, danzare, muovermi con il respiro, meditare, mettermi veramente all’ascolto. Quando hanno riaperto le frontiere e sono tornata ad Amsterdam, ero cambiata profondamente. Non riuscivo più a stare chiusa in un ufficio. Per quanto lavorassi in un coworking bellissimo di design, e fossi anche abbastanza libera nel mio lavoro, è iniziato un periodo di forte crisi interiore. Mi sono iscritta al primo teacher training di yoga a Bali, Indonesia, ma è scoppiato il secondo lock down. Il destino mi ha chiamato per riportarmi a casa, grazie all’opportunità di collaborare al lancio del nuovo Innovation hub di Isola Catania

Tornare in Sicilia e riscoprirla completamente cambiata mi ha dato la forza ed il coraggio di cambiare vita. La paura del salto era grandissima ma la paura di non farlo era ancora più grande. Così ho fatto un salto nel vuoto, ho aperto la partita IVA e sono diventata una Freelancer per poter gestire le mie ore di lavoro e dedicarmi allo studio dello yoga”.

Come è nato Yoga Nomade Studio?


Yoga Nomade è stato concepito il giorno in cui con le lacrime agli occhi e tantissima timidezza ho raccontato ad alta voce ad un gruppo di donne come me (le ragazze di Sicule Will, ma questa è un’altra storia) che avevo il sogno di diventare insegnante di Yoga.


Yoga Nomade nasce dalla voglia di riscoprire la mia terra. Sono partita a 18 anni, ed essendo tornata a 30 anni, mi sono resa conto di non conoscere per niente la mia città, Catania, e ancora meno la Sicilia. Così, incantata dalle bellezze naturali ed artistiche del territorio, ho deciso di organizzare pratiche di yoga itineranti, portando con me i miei alunni in questa riscoperta! Il nome Nomade rappresenta il mix tra la mia nuova professione di Digital Nomad e il progetto di Yogi Nomade, sempre con il tappetino in spalla ed il computer nello zaino, da lì: Yoga Nomade Studio.

Catania e lo Yoga: come viene percepita questa pratica in città?


Qui in Sicilia le cose arrivano sempre un po’ dopo, mentre lo yoga vive da diversi anni il suo picco di popolarità nel mondo. Londra, Amsterdam, Barcellona, Milano, sono tutte città in cui vedi sempre per strada qualcuno con il tappetino sulle spalle e tanti studi di yoga quanti caffè. A Catania, invece, è qualcosa che solo negli ultimi anni si è iniziato a praticare. Ci sono pochi studi e pochi insegnanti.”

Prosegue – “La percezione è che sia una disciplina per chi ha difficoltà motorie e non può fare altro, o per chi vuole sedersi in meditazione. La mia esperienza qui a Catania è di due tipi di praticanti: chi pratica da tantissimi anni, con tecniche di yoga legate all’india e molto tradizionali, più connesse alla tradizione dell’Hatha Yoga, e chi non ha mai praticato e si approccia per la primissima volta, molto confuso su cosa aspettarsi. Per fortuna, però, vedo che l’argomento inizia a raggiungere sempre più curiosi, e che la pratica del benessere stia contagiando moltissimo! “

Yoga Nomade Studio

Come nascono i tuoi retreat? Da dove prendi spunto per il tema e come trovi le location?


Faccio tantissima ricerca per trovare quelle realtà uniche e speciali, con le quali condivido visione e valori. Una volta individuate, nasce sempre un bellissimo confronto.


Cerco di rispettare il più possibile l’identità della realtà con cui collaboro, cercando di valorizzarne l’unicità. Il tema del retreat viene scelto in base al luogo che mi ospita, a cosa risveglia dentro di me, e all’esperienza che desidero trasmettere a chi si unirà al ritiro.


Cerco anche di collaborare il più possibile con altre realtà a me affini, o altri insegnanti di yoga. Credo tantissimo nelle collaborazioni, sono una fonte ricchissima di ispirazione e crescita. Ma soprattutto non dico mai di no a nuove opportunità, se una nuova realtà mi invita sono felicissima di andarla a conoscere e, se sento che condividiamo la stessa visione e valori, se c’è passione e genuinità in quello che fanno, quello può essere il punto di nascita di una nuova esperienza insieme.

Quali sono i benefici dello yoga e che consigli puoi dare a chi si vuole avvicinare a questa pratica?

Ciò che ripeto sempre ai miei allievi è che c’è una profonda differenza tra chi pratica yoga e chi fa una lezione di yoga una volta ogni tanto. Una lezione di yoga sicuramente può aiutare a calmare la mente, sciogliere il corpo ed alleviare alcuni dolori.


Ma lo yoga, ed in particolare il Navakaraṇa Vinyāsa, la tecnica che insegno e che mi ha completamente cambiato la vita, non si limitano all’ora di lezione che facciamo insieme: è un vero e proprio stile di vita e metodo di trasformazione personale, e va migliorare tutti gli aspetti della nostra vita in maniera olistica: corpo, mente e spirito. Lo yoga migliora il rapporto che abbiamo con noi stessi, le relazioni con gli altri, e con la natura.


Un’altra cosa che ripeto sempre ai miei allievi è che esistono tantissimi stili di yoga, insegnati, metodi e pratiche: prima di trovare lo stile adatto a sé, bisogna provarne diversi, per capire cosa si addice a noi e poi scegliere la propria via”.

Quali saranno i tuoi prossimi retreat?

Sono appena tornata da un ritiro di Yoga e Surf alle Canarie, con la scuola Surf Around. Un’esperienza davvero incredibile! Lo scorso venerdì, 22 marzo, il nuovo Zahir Country House ha ospitato il ritiro primaverile: “Il Risveglio”, tre giorni di totale benessere e Detox nella campagna di Noto. Il prossimo evento sarà i primi di giugno, ma non posso svelare altro al momento! 

Ciò che mi tiene veramente impegnata in queste ultime settimane è l’apertura della sede del mio Studio di Yoga ad Acicastello: ARIA, boutique yoga studio

Un piccolo santuario dello yoga, come l’ho sempre sognato, semplice e luminoso, dove poter praticare yoga, organizzare workshop e dove ritrovarsi a parlare e stare bene. 

Uno spazio aperto dove tutti sono benvenuti! Non vedo l’ora di farvelo vedere!

Uno degli aspetti più belli dello yoga è il suo potere di connessione tra corpo e mente. Questa esperienza diventa ancora più forte se praticata a contatto con la natura. 

Che sia in riva al mare, in montagna o in un parco, corpo, mente ed universo si connettono in tutta la loro potenza. Con lo yoga impariamo ad ascoltarci, a comprendere i nostri limiti e a rispettare il nostro corpo. Cosa ancora più importante non c’è giudizio nello yoga. Si pratica per sé stessi e non per gli altri.

Che tu sia alle prime armi o un praticante avviato, puoi seguire Giorgia nelle sue pratiche itineranti. La trovi come @yoganomade.studio su Instagram: ti farà scoprire non solo posti nuovi della città, ma soprattutto ti aiuterà a scoprire la tua consapevolezza interiore.

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