Tre giorni per parlare di agricoltura e futuro, tessere le fila di una delle tradizioni più antiche e riportarla alla luce in chiave moderna, offrendo uno spazio ai giovani agricoltori. Inizia oggi il Festival YoungaDays che si terrà dal 14 al 16 giugno a Scicli, ideato dai giovani di Confagricoltura Ragusa.
L’evento organizzato da Lorenzo Cannella, Roberta Tardera, Tommaso Ferrisi e Simone Di Falco nasce per dare una nuova identità all’agricoltura nel territorio e coinvolgere esperti, storyteller, accademici, innovatori e cittadini.
L’Agricoltura un pilastro del territorio
L’agricoltura ha storicamente plasmato il territorio ragusano, contribuendo a definirne l’identità e rappresentando uno sbocco importante. Eppure, secondo gli organizzatori oggi l’idea di fare l’agricoltore respinge i giovani, che lo vedono come un mestiere vecchio, noioso e poco remunerativo.
«Il primo passo per invertire la tendenza è parlare ai giovani con un linguaggio accessibile, spiegando la responsabilità dell’agricoltura nel disegnare l’identità di un territorio e l’impatto sociale e paesaggistico che genera», spiegano. Per questo nasce YoungaDays il festival per parlare delle sfide dell’agricoltura con divulgatori, scienziati e comunicatori.
I numeri che fanno riflettere
Per osservare e riflettere si parte da alcuni numeri importanti. I dati dell’Ufficio Stampa di Confagricoltura Sicilia mostrano una situazione allarmante: negli ultimi 13 anni, l’agricoltura siciliana ha perso 78 mila aziende agricole. Nel 2010, le aziende censite erano 220 mila, ma nel 2023 il dato è sceso a 142 mila. Le start-up agricole sono 24.216, mentre le aziende con serre sono 3.937, occupando 9.178 ettari.
Differenze di genere e attrattività per i giovani
Ad accentuare questi dati anche le differenze di genere. L’agricoltura è ancora un settore dominato dagli uomini: 93.685 aziende sono guidate da uomini contro le 48.645 da donne. Tra gli uomini, solo 14.000 sono under 45, mentre tra le donne solo 5.783. La governance e l’innovazione sono sfide ancora da affrontare, con solo il 14% degli under 45 in posizioni decisionali (19.788 su 142 mila aziende censite). Per quanto riguarda l’istruzione, il 33,9% dei capi azienda ha solo la licenza media, il 21,6% la licenza elementare, il 10% una laurea non agraria, l’1,8% una laurea in agraria, il 20,7% un diploma di scuola superiore non agraria e il 4,7% un diploma agrario.
Un ponte verso l’agricoltura del futuro
Partendo da questi dati, i giovani di Confagricoltura Ragusa hanno deciso di adottare un linguaggio comprensibile e innovativo, coinvolgendo realtà diverse per abbattere gli stereotipi, infondere fiducia nelle nuove generazioni e costruire un ponte verso l’agricoltura del futuro.
Il Festival
Sono numerosi i divulgatori e comunicatori che hanno accolto l’invito dei giovani di YoungaDays. L’appuntamento di apertura è fissato per il 14 giugno alle 19:30 a Palazzo Spadaro con Elisabetta Alicino, brand designer e direttrice creativa, e Alberto Grandi, autore e docente universitario di Storia dell’alimentazione. I due ospiti discuteranno dell’agricoltura di domani e delle origini del cibo, scardinando stereotipi e facendo riflettere il pubblico.
Tra gli ospiti principali ci saranno Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e direttore creativo noto per la sua passione verso la “comunicazione civile, Alex Barbieri, fondatore di Orto Barbieri, Marianna Palella, fondatrice di Citrus, e Claudio Dall’Agata , Direttore Generale del Consorzio Bestack.
Inoltre, ci sarà un momento di condivisione di storie imprenditoriali, strategie di business e comunicazione con Maria Cristina D’Arienzo, avvocato ed esperta di credito per Confagricoltura, e Chiara Dibenedetto, attualmente Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Sicindustria Ragusa. Ivano Valmori, giornalista, Federico Pio Fabrizio, ricercatore e divulgatore scientifico, e Rosario Sapienza, antropologo e co-fondatore di un incubatore per l’innovazione sociale, discuteranno delle sfide future e dei paradossi dell’agricoltura.
Il festival ospiterà anche Vincenzo Di Maria, Service Designer con esperienza internazionale, e Gabriele Scrofani, divulgatore noto come Ethoshock, che offriranno prospettive innovative sull’agricoltura. Infine, Emily Mignanelli, pedagogista, chiuderà il festival con un intervento sull’importanza dell’educazione dei bambini alla sostenibilità.
Questi interventi e discussioni offriranno un’opportunità unica di confronto e crescita, aiutando a delineare il futuro dell’agricoltura e a promuovere una nuova visione del settore tra le giovani generazioni.
Agricoltura e cambiamenti climatici
L’agricoltura torna in primo piano anche a causa dei cambiamenti climatici, che ci pongono di fronte a scelte importanti per un futuro sostenibile. I cambiamenti climatici richiedono una revisione delle pratiche agricole, l’adozione di tecnologie innovative e un approccio più responsabile verso l’ambiente.
YoungaDays vuole diventa un punto di riferimento in questo contesto, offrendo un’opportunità unica di confronto e crescita. Partner mediatici dell’evento “Reputation Lab” di Santina Giannone e “Living the City Magazine” di Francesca Guglielmino.