Pop Up Market Sicily: il mercatino itinerante più amato di Catania

da | Mag 3, 2024 | Eventi e racconti delle città dell'isola

Ci sono attese che sfiniscono e poi ci sono le attese elettrizzanti, quelle a cui si pensa con euforia perché capaci di mettere in circolo positive vibes, energia e buonumore. Questo è quello che accade quando si aspetta ogni festosa edizione del Pop Up Market Sicily, il mercatino più famoso dell’hinterland catanese che da anni non smette di stupire con il suo potente format che unisce musica, arte, food e artigianato in un clima di spensierata convivialità e condivisione. 

E quale miglior modo di conoscere l’appuntamento itinerante più amato di Catania e provincia se non attraverso la voce della sua founder e project manager Sarah Spampinato?

Pop up market Sicily | Sarah Spampinato

Sarah Spampinato | Foto di Alessandro Pardo

Avete portato sul territorio una ventata di freschezza e vi attendiamo sempre con ansia, ci racconti com’è nato il Pop Up Market Sicily?

«Il Pop Up Market Sicily è nato esattamente nel 2012 ed è nato dalla mia idea di creare un qualcosa che rendesse la città un po’ più internazionale e che desse a me e anche ad altri che avevano l’esigenza, o meglio, che volevano soddisfare quella voglia di andare a vedere delle cose carine. Considera che io ho vissuto a Londra, ho viaggiato molto, quindi notavo come in tutte le città europee ci fossero questi market handmade e vintage, mentre invece a Catania non c’era niente di simile.

Devo dirti che sono contenta perché da quando abbiamo iniziato, anche tanti altri hanno seguito questa direzione ed è bello vedere oggi più market in giro per la città rispetto agli anni scorsi. È anche vero che “esistono tante Pepsi ma c’è solo una Coca Cola”, come dico sempre, però, chiaramente, è sempre un piacere essere un punto di riferimento in questo senso.»

Pop up Market Sicily | Coollalla

Coollalla

Da quando avete iniziato com’è cambiato negli anni?

«Siamo cambiati molto. Innanzitutto perché prima facevamo molti più eventi. Da dopo il Covid ne facciamo di meno ma abbiamo alzato il livello. Abbiamo deciso di inserire nel programma degli artisti per offrire più intrattenimento di qualità. Chiaramente per fare questo, dobbiamo ricercare sponsor o partner che ci sostengono. Quindi negli anni abbiamo sì ridotto la quantità ma sicuramente migliorato la qualità.»

Il fatto che sia itinerante e non sempre in un posto fisso vi permette di diffondere il vostro potente mix anche fuori da Catania. Quali sono le differenze con la città o anche le difficoltà nell’organizzare un evento come il vostro che coinvolge così tante persone e attività?

«Sì, siamo itineranti, però è anche vero che se ci troviamo bene in un posto poi ci torniamo. Chiaramente, tra le nostre mission c’è anche quello di fare rigenerazione urbana e questa è un’attività che ci dà molta soddisfazione e ci fa molto piacere in quanto socialmente ed eticamente utile. Da qualche mese, possiamo dire di aver trovato una dimora fissa per gli eventi invernali che è La Nuova Dogana. Anzi, a tal proposito, vorrei precisare che in realtà il primo evento di Pop Up nasce proprio a La Nuova Dogana, parlo di tantissimi anni fa quando abbiamo iniziato.»

Pop up Market Sicily

Avete mai pensato invece di “prendere casa” in un luogo fisso un po’ come capita alle realtà che si trovano nei mercati metropolitani di capitali europee o luoghi come il Camden Market? Pensi che sia possibile a Catania?

«Sì, in realtà per ora una casa ce l’abbiamo che è La Nuova Dogana, chiaramente è uno spazio privato non pubblico. È vero che per fare le cose, come succede anche nelle questioni di coppia, bisogna essere in due quindi, in questo senso, avremmo bisogno del supporto dell’Amministrazione e del suo aiuto. Ci piacerebbe instaurare un dialogo che riguardi la rigenerazione di alcuni luoghi. Per quanto il Sindaco ci piaccia ed è una persona per bene e carina ci piacerebbe essere più coinvolti ecco.»

Cosa ha reso il Pop Up Market Sicily così popolare secondo te?

«Di Pop Up funziona il fatto che innanzitutto è realizzato da persone che ci credono e questo fa la differenza in tutto, è realizzato da persone che ci mettono passione e insieme creano energia positiva. Questi, secondo me, sono i presupposti per realizzare in generale eventi che rimangono nel cuore ed in particolare uno dei motivi per cui gli il Pop Up Market piace così tanto e la gente che aspetta ogni edizione. Siamo super fieri di questa cosa. Inoltre credo che piacciamo anche perché siamo al passo con i tempi e sempre sul pezzo.

Abbiamo una comunicazione semplice, diretta e senza troppi fronzoli. Siamo veri e la gente da noi sta bene perché è il nostro obiettivo fare stare bene le persone. Poi, siamo super inclusivi infatti al nostro evento possono partecipare tutti, anzi è proprio quello che desideriamo. E poi, chiaramente in questi anni abbiamo lavorato per migliorare l’evento sempre di più e penso che questo, le persone lo percepiscano.»

Ci racconti un aneddoto che ricordi con piacere e che riguarda tutto il team che lavora alla realizzazione del Pop Up Market?

«Beh, di aneddoti te ne potrei raccontare tantissimi. Durante il primo evento in Pescheria, ci siamo resi conto che era in corso un funerale. La situazione in cui ci siamo ritrovati era davvero strana. Oltre ad assistere ad una specie di danza della bara con dentro il povero defunto c’erano anche una serie di motorini che suonavano. Il tutto mentre noi stavamo allestendo e preparando lo spazio.

Non sapevamo cosa fare, posso dirti solo che sembrava quasi felliniano. Un’altra volta, invece, ci siamo ritrovati all’interno di una bomba d’acqua. Non ti dico lo spavento. Insomma, in questi anni ne sono successe di cose e starei ore a raccontare.»

Pop up Market Sicily

Abbiamo da poco ospitato a Catania il primo evento VinoKilo, cosa pensi del rapporto che hanno i Catanesi con il vintage e il second hand, una sensibilità che emerge molto dai vostri eventi. 

«Per quanto riguarda la collaborazione con VinoKilo, è stato un piacere per noi essere stati contattati da questa realtà internazionale che gira tutta l’Europa ed essere partner di questo evento. La gente ha risposto benissimo, considera che sono state circa 8.000 le persone in un weekend. Diciamo che in quei giorni Catania mi è sembrata più internazionale che è poi quello che mi piacerebbe se penso a come vorrei che fosse la mia città un giorno. In un futuro mi piacerebbe che Catania diventasse un po’ più internazionale, e quindi anche un po’ meno provinciale.»

Ci parli della prossima edizione e se ci sono altri progetti futuri che vi riguardano?

«Abbiamo in programma un Flea Market in collaborazione con la Fiera del Disco, il 18 e il 19 Maggio. Poi faremo un Pop Up Market Sicily ad Acireale, che è una città che ci piace moltissimo, con un’amministrazione super-super sul pezzo che sa collaborare e pertanto ci permette anche, diciamo, di lavorare meglio. E poi abbiamo dei piccoli eventi in giro, faremo una collaborazione con Ai Pini di Nicolosi con delle piccole selezioni di creativi e vintage seller. Inoltre, stiamo andando a Londra per il Sicily Fest London, che per noi rappresenta l’evento più grosso e più importante perché riguarda la Sicilia a Londra. Siamo gli unici a farlo e per noi è un grande onore.» 

Pop up market Sicily

Grazie mille Sarah!

Se vuoi rimanere aggiornato sui prossimi eventi e sul programma completo puoi visitare i canali social dedicati @popupmarketsicily

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